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“Ecco come censurano i post”. Le incredibili rivelazioni su cosa succedeva durante la pandemia

Pubblicato il 10/01/2023 11:05 - Aggiornato il 11/01/2023 10:50

Non si fermano le rivelazioni dei cosiddetti “Twitter Files“, documenti che alcuni giornalisti americani continuano a rendere noti, giorno dopo giorno, e che stanno portando a galla il modus operandi adottato in passato dal celebre social network. Con riferimento, in particolare, a quanto accaduto durante il periodo dell’emergenza Covid, quando le voci fuori dal coro sarebbero state puntualmente smorzate tanto da far parlare di “censura Twitter in pandemia”. Il sito Fox News ha riportato in queste ore nuovi documenti relativi alla figura del dottor Scott Gottlieb, ex commissario della FDA (l’ente americano che si occupa della regolamentazione dei farmaci) e membro del consiglio di amministrazione Pfizer. E che già nell’agosto 2021 aveva inviato una mail al manager di Twitter Todd O’Boyle per segnalare tweet “scomodi”, sui quali intervenire il prima possibile. (Continua a leggere dopo la foto)
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Censura Twitter in pandemia

In una mail, Gottlieb segnalava a O’Boyle i post dell’ex funzionario dell’amministrazione Trump Brett Giroir, che aveva scritto: “Ora è chiaro che l’immunità naturale #COVID19 è superiore all’immunità #vaccino, di MOLTO”. Una tesi che sarebbe poi stata confermata da tanti altri medici, ma che in quel momento i vertici di Twitter non volevano circolasse troppo in rete. (Continua a leggere dopo la foto)

Censura Twitter vaccini

“Questo tipo di roba è corrosiva” scriveva Gottlieb a O’Boyle. Spaventato che il messaggio potesse “diventare virale”. Poco dopo, il tweet di Girori sarebbe stato bollato con l’etichetta di “fuorviante”, bloccando la possibilità per gli altri utenti di condividere il messaggio o mettere un semplice “like”. Un vero e proprio episodio di censura, non l’unico andato in scena durante i mesi scorsi. (Continua a leggere dopo la foto)

Censura Twitter pandemia

Gottlieb, stando ai documenti rivelati, avrebbe segnalato infatti anche un altro tweet pubblicato dallo scrittore e analista Justin Hart nel settembre 2021, nel quale era scritto: “Un virus con tasso di mortalità infantile di circa lo 0% è costato ai nostri figli quasi tre anni di scolarizzazione”. Secondo il giornalista Alex Berenson, uno dei cronisti che sta diffondendo i Twitter Files, in questo caso la censura sarebbe scattata perché “di lì a poco sarebbe stato approvato il vaccino Pfizer per i bambini, e i genitori dovevano essere convinti del fatto che il Covid fosse ancora una minaccia”.

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