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Bye bye sigaretta elettronica. Ecco come il ministro della Salute vuole stroncarne l’uso

Pubblicato il 24/01/2023 08:39
Il ministro Schillaci e la stretta sulle sigarette elettroniche

Siamo circondati da svapatori. Li troviamo nei ristoranti, nei bar, nelle pizzerie, sui treni. Noi seduti, magari intenti ad addentare il nostro pasto, e loro seduti vicino, incuranti, che sbuffano nell’aria il loro fumo. Perché quello della sigaretta elettronica, secondo loro, non fa male e non dà fastidio. Quindi si può fumare anche all’interno dei locali. Ma presto le cose potrebbero cambiare. Il ministro della Salute Orazio Schillaci, infatti, ha annuncia la stretta contro la sigaretta elettronica, ponendo l’accento su un possibile divieto nei luoghi chiusi. Non vedremo più il fighetto di turno con il suo aperitivo, intento a dare una sorsata al suo cocktail e una aspirata alla sua “siga”. Attualmente, la legge italiana vieta l’uso delle sigarette elettroniche solo all’interno di scuole, centri per l’impiego, ospedali, centri di detenzione ed altri luoghi istituzionali, oltre che su alcuni mezzi di trasporto come l’aereo, il treno e la nave. Il ministro Schillaci, però, vuole fare un ulteriore passo. (Continua a leggere dopo la foto)

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“Scusi, potrebbe metterla via per favore? Ho una bambina piccola”. “Ma all’interno dei locali non c’è divieto”. E un dialogo tipo che abbiamo sentito tante volte in questi anni. Ma adesso è il momento di dire basta e di colmare questo vulnus della legge. Il ministro Schillaci, durante un’audizione in commissione Affari sociali della Camera, ha fatto sapere di voler inasprire le leggi sul fumo inserendo una postilla sulle sigarette elettroniche, che sarebbero così vietate nei luoghi al chiuso o all’aperto, al pari delle sigarette normali. Non è un caso che questa decisione possa arrivare a 30 anni esatti dalla legge che vietò il fumo nei locali pubblici, la famosa legge Sirchia del 2003. (Continua a leggere dopo la foto)

Schillaci: “Estendere il divieto”

Schillaci ha detto di voler “estendere il divieto di fumo in altri luoghi all’aperto in presenza di minori e donne in gravidanza; eliminare la possibilità di attrezzare sale fumatori in locali chiusi; estendere il divieto anche alle emissioni dei nuovi prodotti come sigarette elettroniche e prodotti del tabacco riscaldato; estendere il divieto di pubblicità ai nuovi prodotti contenenti nicotina”. E se le sigarette elettroniche erano nate con la “scusa” che avrebbero aiutato a smettere di fumare, come se fossero un passaggio transitorio, i dati dicono il contrario: il numero dei fumatori è infatti cresciuto nel 2022 per la prima volta dal 2006. (Continua a leggere dopo la foto)

Le nuove misure, ha spiegato Schillaci, dovranno tenere conto “della costante crescente diffusione nel mercato di nuovi prodotti, come sigarette elettroniche e prodotti del tabacco senza combustione, e delle sempre più numerose evidenze sui loro possibili effetti dannosi per la salute”. Di più, Schillaci non si nasconde dietro a un dito e attacca gli interessi che si muovono dietro questo mondo: “Per agire bisogna contrastare i molteplici interessi economici legati al tabacco che non devono prevalere sulla tutela della salute”.

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