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Bonus 150 euro, a chi spetta e come richiederlo: tutto quello che c’è da sapere

Pubblicato il 22/11/2022 08:39

A chi spetterà il bonus una tantum da 150 euro per lavoratori e pensionati? Una domanda che si stanno ponendo migliaia di italiani e sulla quale ha cercato di fare chiarezza l’Inps con una circolare datata 16 novembre. Come precisato dall’istituto, il sussidio coinvolge complessivamente circa 20 milioni di persone, tra le quali 8,3 milioni di pensionati che hanno percepito un reddito non superiore a 20 mila euro nel corso del 2021. Per queste persone il bonus è già arrivato attraverso l’assegno pensionistico pagato a partire dal 2 novembre: si tratta dii titolari di pensionati, con residenza in Italia, che beneficiano di uno o più trattamenti a carico di qualsiasi forma previdenziale obbligatoria, di pensione o assegno sociale, di pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti o di trattamenti di accompagnamento alla pensione. (Continua a leggere dopo la foto)

E per quanto riguarda i lavoratori domestici? Come spiegato dal Tempo, per poter ottenere il bonus da 150 euro una tantum bisogna avere “uno o più rapporti di lavoro in essere al 24 settembre 2022”. Deve inoltre risultare attiva l’iscrizione del rapporto di lavoro nella Gestione dei Lavoratori domestici dell’Inps. I lavoratori domestici devono inoltre aver già percepito il precedente bonus da 200 euro per poter ottenere anche quello nuovo, da 150 euro. L’Istituto eroga automaticamente le somme per questa categoria. (Continua a leggere dopo la foto)

L’accredito è automatico anche per le famiglie che percepiscono il reddito di cittadinanza, con l’accredito da 150 euro che finisce sulla carta Rdc. A beneficiare del bonus ci sono anche i lavoratori dipendenti che hanno percepito una retribuzione imponibile, di competenza del mese di novembre 2022, non eccedente l’importo di 1.538 euro. I lavoratori devono presentare al datore una dichiarazione in cui affermano “Gli stessi devono presentare al datore di lavoro una dichiarazione in cui affermano di “di non essere titolare delle prestazioni di cui all’articolo 19, commi 1 e 16”, riguardanti il bonus 150 euro a pensionati e beneficiari del Reddito di cittadinanza. I dipendenti titolari di due o più rapporti di lavoro con realtà differenti, hanno diritto al bonus 150 euro una sola volta. (Continua a leggere dopo la foto)

Per quanto riguarda i lavoratori autonomi, i titolari di Partita Iva iscritti alle Casse di Previdenza Private riceveranno l’integrazione dei 150 euro insieme al bonus 200 euro dalle stesse Casse. Per chi ha un contratto di lavoro autonomo occasionale nel 2021 con almeno un contributo mensile accreditato, iscritto alla Gestione Separata e beneficiario del bonus 200 euro, bisognerà attendere invece il 2023. Anche in questo caso il pagamento sarà automatico.

A disoccupati e stagionali l’accredito sarà inviato dopo “l’invio, da parte dei datori di lavoro, delle denunce UniEmens relative alle retribuzioni di novembre 2022”. si legge nella circolare all’Inps. Per i disoccupati il requisito richiesto è l’aver percepito Naspi o DIS-COLL a novembre 2022. Il bonus spetta anche ai titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, dottorandi e assegnisti di ricerca, con contratti attivi alla data del 18 maggio e reddito non superiore a 20.000 euro. Per ricevere i 150 euro si deve presentare domanda entro 31 gennaio 2023.

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