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Bonus mobili fino a 8 mila euro, la decisione del governo Meloni: come funzionerà

Pubblicato il 21/12/2022 15:06 - Aggiornato il 21/12/2022 15:35

Proroga del bonus mobili, con un taglio però rispetto alla previsioni iniziali: da 5 mila a 8 mila euro. Questa la decisione del governo Meloni sancita da un emendamento alla Manovra, approvato in commissione Bilancio: la soglia di spesa detraibile è stata innanlzata per gli anni 2023 e 2024. Il meccanismo funzionerà così: per l’acquisto di mobili o grandi elettrodomestici “green”, in caso di interventi di ristrutturazione della casa si potrà chiedere una detrazione del 50% delle spese, passata da 5 mila a 8 mila euro. Inoltre, fino al 31 dicembre 2022 ha diritto al vecchio bonus mobili (più generoso) a 10 mila euro soltanto chi ha effettuato acquisti entro il 2022 e riferito a lavori iniziati nel 2021. (Continua a leggere dopo la foto)

Il bonus, pensato per aiutare chi intervenie su casa, mobili ed elettrodomestici, è studiato per i proprietari di un immobile oggetto di ristrutturazione che siano contribuenti in Italia. Nello specifico, l’aiuto consiste in una detrazione Irpef al 50%, che si ottiene indicando le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Redditi persone fisiche). (Continua a leggere dopo la foto)

Come spiegato dal Corriere della Sera, “la detrazione spetta unicamente al contribuente che usufruisce della detrazione per le spese di intervento di recupero del patrimonio edilizio”. Se quindi, per esempio, le spese per ristrutturare l’immobile sono state sostenute soltanto da un coniuge e quelle dell’arredo dall’altro, nessuno dei due potrà chiedere il bonus. (Continua a leggere dopo la foto)

La detrazione va calcolata su un importo massimo di 8 mila euro per gli anni 2023 e 2024, comprensivo delle eventuali spese di trasporto e montaggio, e va ripartita in dieci quote annuali di pari importo. Come specificato dall’Agenzia delle Entrate, il pagamento va effettuato “con bonifico o carta di debito o credito. Non è consentito, invece, pagare con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento”.

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