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Bollette, guerra e sciopero dei camion: pastifici in ginocchio. Pasta, nuovi aumenti in arrivo

Pubblicato il 03/03/2022 16:22 - Aggiornato il 07/12/2022 18:06

Il governo, in controtendenza con il resto d’Europa, si occupa di emergenza Covid e procrastina l’odioso green pass, discriminatorio e inutile. Nel frattempo, nel mondo reale la crisi energetica, il caro bollette e i venti di guerra dall’Est penalizzano gli imprenditori, i ristoratori, i trasportatori. E pesano come un macigno sulle finanze delle famiglie già allo stremo. Ora tocca ai produttori di uno dei beni alimentari più amati e consumati dagli italiani lanciare l’allarme. A rischio infatti ci sono le forniture di pasta. In questi giorni un importante pastificio, La Molisana di Campobasso, ha annunciato il blocco totale della produzione. A portare a questa decisione ha contribuito lo sciopero dei camionisti.

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I trasportatori protestano contro un caro prezzi che costringe molti di loro a lavorare senza guadagno. O addirittura in perdita. Le conseguenze si fanno sentire per tutti i comparti economici e del commercio. “I nostri camionisti non possono uscire dallo stabilimento perché verrebbero fermati dai loro colleghi che stanno bloccando strade e autostrade”, ha spiegato al Corriere della Sera l’ad di Molisana Giuseppe Ferro. Sottolineando come anche altre aziende potrebbero prendere la stessa decisione, perché non possono produrre né distribuire la loro merce.

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Tutto questo, inevitabilmente, avrà come conseguenza l’aumento dei prezzi al consumo. Un altro duro colpo alle tasche degli italiani, già provati dalla crisi e dagli aumenti monstre della benzina, della luce e del gas. Anche Vincenzo Divella, ad dell’omonimo gruppo di Rutigliano, parla di prezzi in salita: l’aumento potrebbe arrivare a 10 centesimi al chilo sui pacchi di pasta. Questo anche a causa della diminuzione di rifornimenti di grano dalla Russia. Mentre Draghi procede a colpi di fiducia e stati di emergenza, gli italiani sprofondano in una crisi economica e sociale senza precedenti. Nell’indifferenza di chi dovrebbe proteggerli.