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“Meschini, ipocriti, bulli” e altri insulti. Delirio di Diego Bianchi, in arte Zoro. Ecco con chi ce l’ha

Pubblicato il 23/01/2023 20:43

“Meschini, ipocriti, bulli”. Sono soltanto tre degli epiteti insultanti – contandoli, come vedremo, si arriva a sette – che Diego Bianchi, in arte Zoro, il conduttore di Propaganda Live (La7), inanella in un’unica frase. Come forse qualcuno sa, Bianchi/Zoro da diversi anni cura una rubrica sul Venerdì, il supplemento de la Repubblica, ove non fa mancare le sue intemerate contro l’universo mondo, o, quantomeno, contro chi non appartenga al suo, di mondo. Quello intraneo alla sinistra cosiddetta radical-chic, adusa ad alzare il dito, in ragione di una propria presunta superiorità morale. Insomma, i buoni, sino a che gli conviene. Tornando sul punto, nella suddetta rubrica, Il sogno di Zoro, Diego Bianchi si è sentito in dovere di tornare (non sul personaggio di Soumahoro, creato in provetta proprio a Propaganda Live) su un tema a lui caro, i migranti e le Ong. Il porto di Ancona, recentemente assegnato dal ministero dell’Interno alla nave di una Ong che aveva raccolto 73 naufraghi, sarebbe stato, sostiene, troppo lontano e le condizioni del mare “non erano agevoli”. Per carità, ciascuno può pensare quel che crede. Eppure per dirlo, si potevano evitare i sette insulti-sette che ha elencato, uno dopo l’altro, nella frase incriminata di cui in molti stanno discutendo in questi giorni. (Continua a leggere dopo la foto)
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Ve la riproponiamo per esteso: ““Il mix arrogante e compiaciuto di meschinità, bullismo, ipocrisia, cinismo, irresponsabilità, crudeltà e disumanità alla base delle decisioni prese, stupisce anche chi da questo esecutivo non si aspettava granché di diverso”. Come vedete, e come non manca di sottolineare il quotidiano Libero, sono almeno sette le offese rivolte al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, e, per estensione, all’esecutivo tutto. La premessa all’invettiva, pur non contenendo altri insulti, era parimenti allucinante: poiché “i porti assegnati sono in città amministrate dalla sinistra”, egli scorge un intento punitivo. E non finisce qui, perché, sempre nella stessa rubrica, Diego/Zoro si è speso per gli attivisti della cosiddetta Ultima Generazione, coloro che bloccano le strade anche alle ambulanze, quelli che imbrattano la facciata del Senato, gli stessi che deturpano quadri e monumenti. Ma anche loro sono i “buoni”. Lo fanno per noi. (Continua a leggere dopo la foto)

Ecco cosa possiamo leggere: “Per Simone Ficicchia, ventenne di Voghera tra i più presenti nelle azioni di Ultima Generazione, la Procura di Pavia ha chiesto nientemeno che il regime di sorveglianza speciale”. Succede, quando si perpetrano dei reati. La colpa però, va da sé, è colpa del governo di centrodestra, che accusa di viltà (ottava offesa): “La viltà di chi è solito gonfiare i social network di indignazione a doppia morale”.

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