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AstraZenca dice basta: niente più vaccini. L’annuncio dell’azienda, cosa sta succedendo

Pubblicato il 25/08/2022 13:40

Era stata tra i primi a lanciarsi nel business dei vaccini, intuendo la possibilità di fare affari a palate. Ma proprio in queste ore AstraZeneca ha confermato il passo indietro imminente, abbandonando un terreno dove nel frattempo la concorrenza (Pfizere e Moderna) aveva iniziato a correre troppo velocemente. L’amministratore delegato dell’azienda, Pascal Soriot, ha confermato così la possibilità di uscita dal settore della produzione dei vaccini: “Non siamo sicuri di rimanere”. Nel 2021, il farmaco anti-Covid era stato il secondo prodotto più venduto da AstraZeneca.

A pesare era stata però, col passare del tempo, la competizione con i vaccini concorrenti a mRna, lanciati nel frattempo sul mercato dalle americane Pfizer e Moderna. Decisiva anche la scelta degli Stati Uniti di non autorizzare la somministrazione del vaccino AstraZeneca, al quale invece l’autorità regolatoria britannica aveva nel frattempo dato il via libera. Ma soprattutto, a penalizzare il vaccino anglo-svedese erano state le polemiche per gli effetti avversi sui pazienti.

Come ricostruito da Alessandro Giorgiutti sulle pagine della Verità, il prodotto AstraZeneca era stato infatti il primo a destare preoccupazione, dopo che si erano riscontrati i primi casi di conseguenze sulla salute di chi aveva ricevuto la somministrazione. In particolare erano stati registrati casi in eccesso di trombosi cerebrali soprattutto nelle donne, tanto che alcuni governo avevano optato per lo stop alle somministrazioni.

Nel nostro Paese si erano raggiunti a tal proposito dei livelli di confusione senza precedenti, con il governo che aveva inizialmente autorizzato l’inoculazione per gli under 55, poi allargato il campo dei potenziali pazienti fino agli under 65. Successivamente il vaccino era stato esteso a tutti, senza limiti di età, salvo poi la parziale retromarcia con il “consiglio” soltanto per gli under 60. Gli italiani, nel frattempo, avevano iniziato a preferire altri farmaci, con le scorte che nel frattempo erano state destinate agli Stati africani.

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