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“Al Nord nemmeno un centesimo”. Bufera sul Pnrr: “Ecco dove finiranno davvero quei soldi”

Pubblicato il 25/10/2022 09:11

Un Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che finisce per penalizzare il Nord del Paese, destinato prevalentemente al Meridione le sue risorse. Una polemica che già da mesi viene sollevata nei confronti dell’ex premier Mario Draghi e del suo successore, Giorgia Meloni, alla quale viene imputata un’eccessiva continuità con il governo che l’ha preceduta. E che è stata rilanciata in queste ore dal giornalista Andrea Monti, che ha fatto il punto sulla situazione attraverso il proprio portale online: “Dopo lo scandalo della graduatoria del 2021 sui fondi PNRR per la rigenerazione urbana, anche i beneficiari per il 2022 sono tutti comuni del Sud. En plain, bottino pieno. Ai comuni del Nord nemmeno un centesimo di euro, nemmeno qualcosa avanzato nella saccoccia, magari due monetine avanzate per distrazione. Nulla. Nemmeno le briciole. Esclusione totale di una intera parte del Paese. Questa è una storiaccia che parte da lontano”. (Continua a leggere dopo la foto)

Monti ha spiegato come nel gennaio 2021 una fotografia scattata da Openpolis avesse già anticipato la polemica: “Le risorse totali sono 3,3 miliardi, al Meridione vengono destinati 1,8 miliardi, il 53% del totale. Siamo molto oltre alla soglia prevista dai parametri del PNRR, che assegna il 40% alle Regioni del sud. I comuni settentrionali risultano praticamente tutti esclusi: solo il 15% dei fondi prenderà la direzione del Nord Italia”. (Continua a leggere dopo la foto)

Il responsabile di tale squilibrio? “Il colpevole è presto trovato: l’indice IVSM (Indice di Vulnerabilità Sociale e Materiale). Di cosa si tratta? Se volete una risposta lunga e approfondita, vi rimando alla lettura del documento Istat, 80 pagine che analizzano in lungo e in largo il metodo scientifico”. Sette indicatori che servono a misurare i territori italiani e premiare quelle aree dove sono più marcate le difficoltà per le famiglie con 6 o più componenti, per esempio, o dove la percentuale di giovani fuori dal mercato del lavoro e della formazione scolastica è molto alta. (Continua a leggere dopo la foto)

“Cosa accadde nel gennaio del 2022 dopo la pubblicazione della graduatoria? Come prevedibile le reazioni furono calde”. Proteste di alcuni sindaci, la promessa del governo di reperire altre risorse. E oggi? “Quello che viviamo in questi giorni, addirittura con proporzioni ancora peggiori rispetto al 2021, era facilmente prevedibile. Non è depredando il Nord che si aiuta il Sud. Il problema del Meridione non è solo un problema di risorse. Anzi, probabilmente il Sud è vittima proprio di questa sistema che inonda di finanziamenti che poi non atterrano mai sopra alle soluzioni”.

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