x

x

Vai al contenuto

Gli operatori del settore sosta e mobilità dimenticati dal governo: “Aiuti subito, o sarà tragedia”

Pubblicato il 05/12/2020 13:13

Aipark, l’Associazione Italiana Operatori Sosta e Mobilità, rappresenta i più importanti operatori del settore a livello nazionale, pubblici e privati, professionalmente competenti nella gestione dei parcheggi in struttura e della sosta tariffata su strada, nonché i fornitori della filiera, un comparto che coinvolge, in modo diretto e indiretto, più di 300.000 addetti. In nome e per conto di tutti questi soggetti, l’associazione ha rivolto un accorato appello al governo per ricevere al più presto degli aiuti, dato che appartengono anche loro alla vasta categoria dei “dimenticati” da Conte per quanto riguarda gli aiuti: “Le imprese del settore si sono trovate improvvisamente a fronteggiare l’enorme impatto sociale ed economico della crisi indotta dalla pandemia da Coronavirus, e lo stanno facendo con grande responsabilità civile”, scrivono.

“Nell’attuale contesto caratterizzato dalla vigenza di misure per il distanziamento sociale, con la popolazione che osserva l’obbligo di rimanere a casa se non per esigenze di stretta necessità, e dal sostanziale fermo delle attività industriali, commerciali e di servizio, poniamo in evidenza – sottolinea Aipark – la pesante situazione di crisi venutasi a determinare nel nostro settore; la drastica ed improvvisa contrazione del volume di attività, direttamente correlata alla repentina riduzione del traffico veicolare e dei servizi di trasporto, ha fatto registrare un crollo dei coefficienti di utilizzo dei parcheggi/aree di sosta e dei conseguenti ricavi, con decrementi di oltre il 90% in media rispetto al medesimo periodo dell’esercizio precedente, ed un trend di ulteriore contrazione nelle ultime 2 settimane”.

Tutte le aziende del settore, delle quali la maggior parte operano in regime di concessione o con contratti di servizio con le Pubbliche Amministrazioni, “stanno soffrendo e sono esposte al rischio di collasso economico-finanziario, con tutti gli effetti pregiudizievoli che ne potrebbero derivare in ordine al pagamento degli
stipendi del personale impiegato e – a tendere – della tutela dei posti di lavoro, alla corresponsione dei canoni/aggi previsti dalle convenzioni in essere, e alla capacità di fare fronte anche solo ai costi di mantenimento dei beni ed alla sicurezza”, denuncia l’Aipark.

Dunque le richieste al governo: “Per quanto sopra, oltre al diritto all’accesso alle misure di sostegno alle imprese previste nel DL n. 18 del 17/03/2020 – da estendere fino a tutto il periodo dell’emergenza – eppur insufficiente a fare fronte alle immediate sofferenze di liquidità generate dallo stravolgimento della dinamica incassi-pagamenti, chiediamo che vengano estese a tutte le imprese del settore, indipendentemente dalla loro dimensione: • la sospensione del pagamento dei canoni/aggi per tutti i parcheggi in struttura ed in superficie; • la sospensione del pagamento di ogni imposta, tassa, tributo o debito, dovuti a vario titolo ad Amministrazioni pubbliche; • la sospensione del pagamento delle rate per il rimborso di mutui o finanziamenti; • l’impegno da parte di tutte le Amministrazioni/enti concedenti a negoziare misure idonee per il riequilibrio dei contratti di concessione; • specifiche misure di accesso al credito, garantito dallo Stato. Il nostro è un appello a sciogliere prioritariamente ed immediatamente il nodo della liquidità, per evitare che questa situazione produca conseguenze irreversibili per le imprese”.

Ti potrebbe interessare anche: L’Europa assalta i porti italiani: “Dovete privatizzare”. E così li dà a cinesi e tedeschi