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Aggiunge una postilla al consenso informato: i medici le negano il vaccino

Pubblicato il 15/01/2022 13:09

Obbligata a vaccinarsi per volontà del governo, che ha reso necessaria la somministrazione per tutta la popolazione italiana over 50, una donna si è presentata al centro vaccinale di Cesa in via Alvaro, a Roma, per sottoporsi all’inoculazione come da prassi. Quando è arrivato il suo turno, ha aggiunto però a penna, sul modulo del consenso informato: ” Non liberando lo Stato italiano, che mi obbliga a questa vaccinazione, da ogni eventuale avversità, malattia derivante, o qualsiasi effetto indesiderato ne derivasse”. Una frase che ha spinto i medici a negarle l’inoculazione.

Sembrerebbe una barzelletta e invece l’episodio è realmente andato in scena in queste ore nella capitale. I medici si sono accorti della postilla scritta a penna dalla signora e, come raccontato da Rai News, si sono a quel punto rifiutati di procedere con la somministrazione del vaccino. Scrivendo, a loro volta: “Si prende visione della postilla inserita dalla paziente e non si acconsente alla vaccinazione sulla base di quanto riportato e scritto. Si comunica alla paziente che si potrà procedere alla vaccinazione solo previa firma del consenso informato”.

A sua volta, in una guerra di scritte e controscritte fatte su un foglio sempre più scarabocchiato, la donna a quel punto ha concluso: “Desidero vaccinarmi qui ed ora, ma non mi viene effettuata la vaccinazione perché ho inserito la postilla che non esonera lo Stato Italiano”. Una vicenda che potrebbe ora finire anche in tribunale, visto che la signora si è rivolta al Codacons segnalando il caso e chiedendo di essere tutelata legalmente.

L’associazione sta studiando la fattibilità di un’azione legale contro lo Stato e il centro vaccinale che ha rifiutato il trattamento: il Codacons ha infatti avanzato l’ipotesi che in capo ai medici coinvolti vi siano gli estremi del reato di abuso d’ufficio. Il presidente Carlo Rienzi ha dichiarato in merito all’accaduto: “L’episodio dimostra come sia urgente e necessario modificare il consenso informato che i cittadini devono firmare quando si sottopongono alla vaccinazione anti-Covid”. Il governo, invece, insiste su una doppia, pericolosa linea: da un lato obbliga gli italiani a vaccinarsi, dall’altro si mette al riparo da ogni responsabilità per le conseguenze avverse.

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