Adesso basta. Il governo ha deciso di dichiarare guerra agli affitti brevi nei centri storici e dunque ai proprietari di casa. Cosa cambia con la nuova legge voluta fortissimamente dalla ministra del Turismo Santanchè? Con il nuovo Disegno di legge non sarà più possibile soggiornare per meno di 2 notti. Stando a quanto anticipa Il Messaggero, sarà inoltre istituito un codice identificativo nazionale che andrà esibito sui portali e all’ingresso delle case in locazione. Se si sgarra, sono previste multe fino a 5mila euro per i furbetti. Non solo, la grande novità è rappresentata anche dal riconoscimento della figura del property manager, il quale da ora in poi farà impresa con un codice Ateco. Ma non è tutto. (Continua a leggere dopo la foto)
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Con questo provvedimento la ministra Daniela Santanchè punta a disciplinare uniformemente a livello nazionale e a salvaguardare i centri storici. “Nel 2022 – si legge sul Messaggero – gli affitti brevi hanno generato circa 11 miliardi di Pil in termini di valore diretto delle prenotazioni e circa 44 miliardi di indotto”. Per questo è una materia delicatissima che va regolata. Cosa cambia ancora con il nuovo disegno di legge? “La durata minima del contratto di locazione per finalità turistiche non può essere inferiore a due notti, fatta eccezione per l’ipotesi in cui la parte conduttrice sia costituita da un nucleo familiare numeroso composto da almeno un genitore e tre figli”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Affitti brevi, cosa altro cambia con la legge Santanchè
Cosa altro cambia con il nuovo disegno di legge sugli affitti brevi? Ci saranno eccezioni? Potranno infatti applicare la limitazione i sindaci dei Comuni con più di cinquemila abitanti collocati nella classe alta e molto alta di densità turistica, secondo le rilevazioni effettuate dall’Istat. In tutto i Comuni interessati sono circa un migliaio.
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