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“Ancora in fase di sperimentazione!” L’accusa del virologo Tarro: “Green pass inutile” (INTERVISTA)

Pubblicato il 09/07/2023 17:54 - Aggiornato il 09/07/2023 18:31

La commissione parlamentare d’inchiesta sul Covid? “Spero sia gente capace di fare un’indagine“, afferma il medico e virologo Giulio Tarro. Ma non è cinismo o sfiducia, piuttosto il disincanto di chi, dopo decenni di studio e di ricerca, ha assistito negli ultimi tre anni al delirio antiscientifico messo in piedi dall’ex premier Giuseppe Conte, dal suo ministro della Salute, Roberto Speranza, e dalle autorità sanitarie italiane, come da quelle europee. Intervistato da Il Giornale d’Italia, Giulio Tarro – primario emerito di virologia presso l’ospedale Cotugno di Napoli e “premio Sabin” già nel 1965 – è tornato sui controversi vaccini per il Covid, ribadendo quanto detto in passato, sin da subito, ovvero che i vaccini non andavano distribuiti affatto: “Non c’erano le prove cliniche per farlo”. Peraltro, la sperimentazione stessa non può certo dirsi conclusa, ecco perché appare oltremodo sconcertato dalla recente decisione dell’Unione europea di acquistare 325 milioni di dosi per future pandemie, parlando di “una mossa completamente assurda“. (Continua a leggere dopo la foto)
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effetti avversi prof tarro

Vaccini e anticorpi

“Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge”. Questo passaggio dell’articolo 32 della Costituzione noi lo conosciamo bene, pur se chi la Costituzione dovrebbe osservarla con onore, avendo giurato di servire la Repubblica, l’ha beatamente violata. I ben noti, purtroppo, effetti sul sistema cardiovascolare, denunciati per tempo da lui e pochi altri medici coraggiosi, da Frajese a Stramezzi, sono stati all’origine della sospensione della quarta dose del vaccino da parte del governo israeliano. In Italia, invece, ricorda Giulio Tarro: “A livello governativo hanno allungato la scadenza delle vaccinazioni Pfizer, ed hanno suggerito la famosa quarta dose, che non aveva senso fare”. D’altronde, nel momento in cui si manifesta un’infezione naturale, “altrettanto naturalmente si producono gli anticorpi”. Lo dimostra il fatto che tutti quelli che sono stati contagiati dalla prima Sars nel 2003 e sono guariti, “non hanno mai preso il Covid perché sono immuni”. Se a qualcuno fosse sfuggito, poiché naturalmente la notizia non è transitata sui media cosiddetti mainstream, “In questi giorni è venuto fuori un enunciato importante, il quale dice che i vaccini anti-Covid hanno avuto una letalità che è di gran lunga superiore a quella per tutti i vaccini, dalla febbre gialla al morbillo”, ancora nelle dichiarazioni rilasciata da Tarro durante l’intervista. (Continua a leggere dopo la foto)
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Effetti avversi

Come anche da queste pagine denunciamo con una certa frequenza, gli effetti collaterali seguiti alle (presunte) immunizzazioni. La presenza di miocarditi, accertata di recente da un articolo su Science era già “venuta fuori da uno studio dell’Azienda ospedale-Università di Padova ad opera di Cristina Basso e pubblicato sul New England Journal of Medicine, afferma Tarro, il quale poi aggiunge che la reticenza dei medici italiani in merito sia dovuta alle direttive che sono state imposte loro. Per quanto riguarda la vaccinazione sui bambini, come già scritto allorché ci siamo occupati delle affermazioni di Maurizio Federico, era assolutamente sconsigliabile: oggi si riscontra un caso su diecimila di miocarditi: un dato che, naturalmente, non dovrebbe riscontrarsi in soggetti di pochi anni di vita. (Continua a leggere dopo la foto)
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Green pass e lockdown

Le lunghe e ripetute chiusure decretate da Giuseppe Conte non hanno prodotto risultati se non quello di affossare decine di attività e imprese. Giulio Tarro, anche qui, è assai critico: “Mi ispiro agli svedesi: il lockdown non c’è mai stato. Il Regno Unito da quando aveva cominciato con le somministrazioni ha riaperto. D’altronde, era una offesa all’intelligenza degli italiani dichiarare, di fatto, che il virus colpisse solo a certe ore e solo in determinati ambienti. E il Green pass? “Una follia, quando si è guariti si è già immuni”. Dunque, evidentemente, le ragioni sanitarie c’entravano davvero poco.

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