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Scuole chiuse per mesi e adesso siamo punto e a capo coi trasporti. Perché? L’analisi di Mario Conca

Pubblicato il 08/01/2021 12:01 - Aggiornato il 08/01/2021 12:02

di Mario Conca.

Abbiamo tenuto chiuse le scuole perché dovevamo adeguare il trasporto pubblico e dopo dieci mesi siamo punto e a capo.

Perché?

Semplice. Perchè in Puglia, ma è così un po’ in tutte le regioni, il Trasporto Pubblico locale è cristallizzato all’anno 1997, nel senso che il monte chilometrico è parametrato alle esigenze di allora, il parco autobus è sempre più obsoleto, il corrispettivo riconosciuto ai vettori è calcolato con la compianta lira e, ovviamente, se non era già sufficiente per garantire il servizio pubblico in tempo di pace, figuriamoci ora per far fronte a una pandemia.

Che cosa non ha fatto la Regione?

Nel 2013 si dovevano fare le nuove gare per adeguare i servizi minimi alle mutate esigenze di mobilità ma Vendola fece una proroga di 4.5 anni. Poi arrivò Emiliano e, anziché fare le gare, prorogò a sua volta i contratti d’esercizio per altri due anni e fino al giugno 2020. Nel frattempo il Covid-19 imperversava e, guardate un po’, a luglio scorso è intervenuta l’ennesima proroga che se va bene ci accompagnerà fino al 2022.

E lo Stato che ha fatto nel frattempo?

Per vent’anni ha progressivamente definanziato il Fondo Nazionale dei Trasporti, portandolo a 4.8 miliardi anziché ai 6.5 necesari, incancrenendo oltremodo la situazione e, paradossalmente, ha continuato a chiedere alle regioni di adottare il costo standard invogliandole a fare le gare. Peccato che lo stesso Stato, con i DPCM e i Decreti Legge di questi mesi, ha bloccato l’espletamento delle gare fino a luglio 2021, salvo ulteriori proroghe. Peccato che sempre lo Stato non ha adeguato il contratto degli autoferrotranvieri scaduto a dicembre 2017.

Con queste premesse, l’unica maniera che avevamo per potenziare il sistema trasportistico in pochissimo tempo era quella di affiancare ai bus di linea quelli di noleggio con conducente. In questa maniera avremmo garantito un introito alle aziende NCC, ferme da un anno, e avremmo potuto garantire il distanziamento sociale a bordo dei mezzi che avrebbe consentito di tenere aperte le scuole. Tre piccioni con una fava. Io l’ho consigliato per mesi e pareva l’avessero capito, ma stando alle ultime pantomime tra Stato, Regioni e Comitati Scientifici, mi pare proprio che così non sarà

A questo punto direi, tenete la Scuola chiusa, tanto abbiamo fatto trenta e facciamo pure trentuno, così almeno evitate di prendere in giro la gente e ci mettiamo l’anima in pace.