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Amazon condividerà la nostra rete wifi: è allarme su privacy e abbuffata di dati

Pubblicato il 09/06/2021 16:12

Come sempre, il servizio parte prima dagli Sati Uniti ma poi arriverà anche da noi. Amazon abiliterà automaticamente i dispositivi Alexa, Echo e la serie Ring ad Amazon Sidewalk, di cosa si tratta? Il nuovo servizio di reti wireless metterà in condivisione la rete degli utenti, seppur in piccola parte, con i vicini che non hanno connessione, e viceversa di accedere a quella degli utenti nelle vicinanze quando non si ha connessione. E la privacy? E la sicurezza? (Continua a leggere dopo la foto)

Come spiega un sito specializzato, “l’accesso a Sidewalk avviene tramite due dispositivi: i Sidewalk Bridge, tra cui Echo e le videocamere della serie Ring, potranno fornire connessioni a Sidewalk, ed i dispositivi abilitati a Sidewalk che si connetteranno al servizio per accedere alla rete. Saranno i possessori di Sidewalk Bridge a poter condividere parte della propria bandwidth con tutti i dispositivi abilitati a Sidewalk nelle vicinanze”. (Continua a leggere dopo la foto)

Uno dei principali problemi di sicurezza è che “gli utenti Amazon dovranno disattivare questa funzione manualmente. La decisione di rendere il servizio “opt-out” invece che “opt-in” ha suscitato forti critiche: smart assistant, telecamere di sicurezza, serrature e lucchetti smart hanno accesso ogni giorno ad una notevole quantità di dati sensibili, nel bene e nel male”, rischiando di compromettere la privacy e la sicurezza degli utenti. (Continua a leggere dopo la foto)

Amazon assicura che i dati dei clienti saranno protetti, ma E quei dati, poi, dove andranno a finire? Persino il WashingtonPost ha lanciato l’allarme sicurezza per questo servizio. Le tecnologie wireless come Wi-Fi e Bluetooth infatti presentano vulnerabilità che potrebbero essere sfruttate più facilmente dai malintenzionati. Inoltre, la rete non è stata testata prima di essere commercializzata. Il timore è che Amazon voglia raccogliere il maggior numero di dati sin da subito. “Le persone sono cavie”, dice Sumit Bhatia della Ryerson University di Toronto.

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