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“125 malori e tre infarti”. La gara si trasforma in un’ecatombe. Gli organizzatori: “Colpa del caldo”

Pubblicato il 15/11/2022 19:26 - Aggiornato il 15/11/2022 19:48

La 57a edizione della classica “20 chilometri” Behobia-San Sebastián tenutasi domenica scorsa 13 novembre si è trasformata in una vera e propria tragedia. L’assistenza medica presente nel lungo tragitto dell’impegnativo percorso, si è data da fare come non mai per soccorrere, non sempre riuscendoci, i concorrenti colti da strani ed improvvisi malori. “Non si ricorda una giornata con tanti infarti o seri problemi cardiaci”, racconta la fonte spagnola. Eppure, secondo gli organizzatori, la colpa è del caldo caldo. A mietere le vittime, infatti, sarebbero stati “il percorso molto duro e le temperature fino a 26 gradi” registrati in alcuni punti della gara.

Ieri, domenica 13 novembre, alle nove del mattino i termometri superavano i venti gradi di temperatura. Tanto sarebbe bastato a mettere in crisi gli oltre 25mila corridori che si sono dati appuntamento ai nastri di partenza della 57a edizione della Behobia-San Sebastiano. Alla fine della manifestazione arriva il tragico bilancio: tre casi di arresto cardiorespiratorio e centoventicinque malori che hanno necessitato di intervento medico. Secondo quanto riferito dai responsabili al Diario Vasco, due di loro si sono ripresi e le loro vite non sono in pericolo, ma lo stato del terzo, ancora ricoverato in ospedale, è “preoccupante e grave”, hanno riferito. Uno di loro è anche stato sottoposto ad una TAC alla testa per via del colpo subito durante la caduta. La notizia è stata poi ripresa e diffusa anche dalla Eitb, la Euskal Irrati Telebista, azienda pubblica televisiva e radiofonica spagnola appartenente alla comunità autonoma dei Paesi Baschi.
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Secondo quanto riportano le fonti, i corridori coinvolti sono tutti maschi con un’età compresa tra i 20 ei 60 anni. Dei primi due casi non gravi, uno si è verificato “molto presto” all’altezza di Gaintxurizketa e l’altro “al chilometro 18 nella zona del quartiere Gros di San Sebastian”, hanno riferito alcune fonti. La Croce Rossa è intervenuta dopo il chilometro sedici, cioè quando ne mancavano quattro per arrivare al traguardo. Durante questi 4mila metri, ha messo a disposizione degli atleti 200 volontari, 26 ambulanze, 3 ospedali da campo (Ategorrieta, Kursaal e Boulevard), 30 defibrillatori, 19 posti di salvataggio e 1 centro operativo. Nella gara sono intervenute 18 ambulanze, 9 moto d’assistenza, 4 presidi sanitari, 2 veicoli sociali, altrettante squadre di coordinamento e più di 120 volontari.

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