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Padoan in Unicredit, che sorpresa: un altro ex ministro del Tesoro ai vertici di una banca

Pubblicato il 14/10/2020 11:16

Un altro ministro delle Finanze indossa i panni del banchiere, come tante volte successo in passato ad altri suoi illustri predecessori. Anche se, nel caso specifico di Carlo Padoan, il salto è ancora più acrobatico: lasciare il seggio del Pd a Siena, dove è stato eletto, per volare sino alla scrivania di presidente Unicredit. Un incarico accolto con grande entusiasmo dal diretto interessato (“Sono lieto di portare le mie competenze nel settore finanziario, di cui conosco bene la complessità) e benedetta subito dal ceo Jean Pierre Mustier: “Sarà di grande utilità per il gruppo”. E che nasconde, però, l’ennesimo paradosso tutto italiano.

Padoan in Unicredit, che sorpresa: un altro ex ministro del Tesoro ai vertici di una banca

Da un lato, infatti, Mustier risolve grazie a Padoan lo scontro in atto con il cda sulla nomina del presidente, indicando una figura meno ingombrante dei nomi avanzati fin qui. Dall’altro, ecco delinearsi il grottesco scenario: l’uomo che da ministro, sotto i governi Renzi e Gentiloni, aveva provveduto al salvataggio di Monte dei Paschi di Siena attraverso una nazionalizzazione dalla spesa complessiva di 8 miliardi di euro, si troverà al vertice di Unicredit, istituto individuato dal governo come possibile acquirente proprio di Mps.

Padoan in Unicredit, che sorpresa: un altro ex ministro del Tesoro ai vertici di una banca

Il Tesoro ha infatti deciso di liberarsi di Monte dei Paschi, di cui detiene il 68%, e aveva pensato proprio a Unicredit come possibile soluzione. Quest’ultima, però, ha alzato la voce, chiedendo di essere pagata per portare a termine l’operazione. Mustier, insomma, crede che la banca gli vada più che regalata e toccherà ora a Padoan convincere l’attuale ministro dell’Economia Roberto Gualtieri che l’istituto, da lui stesso salvato in passato, oggi non vale un bel niente. Un copione davvero niente male.

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Non è un caso, ovviamente, che l’arrivo di Padoan in Unicredit abbia fatto subito schizzare in alto il titolo Mps, volato dell’8,6%. Secondo il leader Fabi Lando Maria Sileoni, il matrimonio non potrà farsi “se non con il consenso di Bce, governo, Mef e Banca d’Italia”. Eppure in tanti sono pronti a scommettere sul fatto che il primo mattone sia già stato posato.

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