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Germania, maxi-manovra con nuovo debito da 96 miliardi. E addio pareggio di bilancio

Pubblicato il 24/09/2020 16:21

Addio al freno per il pareggio di bilancio e maxi-manovra da 96,2 miliardi. La Germania non bada a vincoli e spese, e così il gabinetto del governo di Grande Coalizione ha approvato nella mattina del 23 settembre la bozza della manovra 2021 presentata dal ministro delle Finanze Olaf Scholz. Via libera, dunque, a un nuovo debito per 96,2 miliardi per finanziare il prossimo anno ulteriori misure di sostegno e di stimolo per la ripresa dopo la crisi innescata dalla pandemia Covid. Come ricorda isabella Bufacchi su Il Sole 24 Ore, “si tratta del bilancio varato da Berlino con il secondo più alto indebitamento netto dalla Seconda Guerra Mondiale, dopo quello della manovra 2020 che ha fatto salire il debito pubblico di 218 miliardi”.

Nel presentare la manovra, il ministro delle Finanze Ola Scholz ha detto che anche il prossimo anno la Germania dovrà sospendere il freno al debito dettato dalla Costituzione e che soltanto dal 2022 potrà tornare a mirare al pareggio di bilancio: ma non c’è certezza. Anche nel 2022 i conti pubblici potrebbero chiudere l’anno in deficit. Sempre Il Sole spiega che “la crisi Covid-19 ha avuto un impatto dirompente sui conti pubblici in Germania. Tra gennaio e agosto di quest’anno le entrate tributarie totali sono calate del 12,2% e per quest’anno il ministero delle Finanze prevede 290,4 miliardi contro i 356,5 del 2019”.

Contestualmente la crisi pandemica ha provocato un forte aumento della spesa pubblica per il sociale e per investimenti: 508,5 miliardi previsti quest’anno contro i 343,2 del 2019. “Il rapporto debito/Pil della Germania, che ha chiuso il 2019 al 59,5% sotto la soglia di Maastricht, è destinato quest’anno a salire al 75,25 per cento”.

Nel Documento di programmazione economica e finanziaria 2021-2024 presentato oggi al consiglio dei ministri, Scholz ha però anche indicato la traiettoria in calo del debito pubblico che “scenderà in modo massiccio nei prossimi anni da 217,8 miliardi di euro nel 2020 a soli 5 miliardi di euro nel 2024”. E l’italia?

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