Lo hanno trovato senza vita nella sua abitazione a Ciano del Montello, nel trevigiano, a 51 anni. Così se ne è andato (anche) Ivan Zollet, vittima di un “malore improvviso”. L’ennesimo malore improvviso di cui purtroppo dobbiamo dar conto, e diamo conto solo dei casi di cui veniamo a conoscenza ma, come abbiamo già scritto tante volte, non è normale la strage silenziosa dei malori, degli arresti cardiaci e delle miocarditi fulminanti che sta colpendo gente altresì in salute, e sovente molto giovane. E noi abbiamo deciso di parlarne, a differenza di altre testate e nell’indifferenza della comunità scientifica. Anche il noto speaker radiofonico di Radio Base Venezia, in passato molto critico verso le posizioni dei cosiddetti No Vax, non lamentava particolari problemi di salute, tanto che appena due giorni fa ha condotto i suoi storici programmi in radio: “Terminus” e “Italiansky”, la prima, che era un po’ il suo cavallo di battaglia, dedicata alla musica industriale, mentre “Italiansky” era dedicata alla scena musicale italiana più underground, con passaggi di artisti e musicisti italiani semi-sconosciuti. Un pubblico di nicchia ma affezionato. Radio Base Venezia ha, comprensibilmente, deciso di interrompere le trasmissioni. Ivan Zollet è stato per lunghi anni una colonna di Radio Base Popolare e quando la storica emittente ha chiuso ha contributo, appena lo scorso anno, a fondare Radio Base Venezia. Collezionista di giocattoli e fumetti, la sua vera passione era ovviamente la musica. (Continua a leggere dopo la foto)
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Per venti anni, due volte alla settimana, partiva dalla sua casa a Ciano del Montello per recarsi a Mestre e condurre le sue due trasmissioni. Ivan Zollet era un conoscitore di musica molto attento e curioso, aveva suonato con diverse band della zona del Veneto. “Siamo sconvolti, per noi era un collega ma in primis un amico: ci conoscevamo da moltissimo tempo – spiega Stefano Garzara, in arte Steve Giant, fondatore e presidente di Radio Base Venezia – Abbiamo saputo quello che era successo domenica: ci ha avvertito la famiglia. Il dolore è enorme: non ci sono parole”, è il messaggio che leggiamo sul Corriere della sera. “Grazie Ivan, resterai sempre nei nostri cuori. I tuoi amici e colleghi”, il messaggio diffuso sui social dalla emittente radiofonica. (Continua a leggere dopo la foto)
Suo nonno era stato fucilato dai soldati nazifascisti e riposa nel cimitero di Ciano del Montello, dove ora Ivan sarà tumulato dopo i funerali, che si celebreranno venerdì 31 marzo alle ore 15 nella chiesa di Crocetta del Montello.
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