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L’ultima idea del governo: aumentare l’Iva ad alberghi e ristoranti

Pubblicato il 09/02/2020 14:00 - Aggiornato il 09/02/2020 15:10

Un tema non ancora affrontato e che però prima o poi andrà preso di petto, quello dei venti milioni di clausole di salvaguardia previste per il prossimo anno, a quai ne seguiranno altri 27 previsti per i successivi dodici mesi. Al primo vertice fiscale della maggioranza, nessuno ha parlato di quei rincari di Iva e accise che pure arriveranno a pesare sulle tasche degli italiani, sostenendo che la riunione servisse a mettere a fuoco gli obiettivi e non, al momento, le risorse necessarie e raggiungerli. Quelle che, stando a quanto riportato da Federico Rubini sulle pagine de Il Corriere della Sera, potrebbero arrivare da alberghi e ristoranti. Un’idea confermata dallo stesso ministro Gualtieri. Andiamo con ordine.

L'ultima idea del governo: aumentare l'Iva ad alberghi e ristoranti

Ci si è riempiti la bocca di parole belle, bellissime: sostegno equo e semplificato alle famiglie in difficoltà, riduzione delle tasse sul lavoro dei ceti medio-bassi, revisione dei meccanismi di sgravio ai redditi bassissimi con un sistema di crediti fiscali riscuotibili. Senza ammettere però che le risorse restano scarse, tanto che neppure la riduzione fiscale già in vigore al momento è stata finanziata. Tre miliardi da mettere in conto per il 2020, visto che entrerà in vigore soltanto a partire dall’estate, e dal costo raddoppiato per il 2021.

L'ultima idea del governo: aumentare l'Iva ad alberghi e ristoranti

Come far fronte a tutte queste esigenze, comprese quelle necessarie ad avviare una riforma dell’imposta sui redditi della persona fisica? L’idea che sta prendendo piede nel governo è quella di finanziare il taglio dell’Irpef, almeno in parte, con un aumento selettivo dell’Iva e l’eliminazione di una parte degli sgravi fiscali. Italia Viva e il Partito Democratico, i veri autori di una serie di interventi che vedono i Cinque Stelle ormai in posizione sempre più defilata, ragionano sull’aliquota iva intermedia al 10%, quella cioè che si applica soprattutto agli hotel e nel mondo della ristorazione.

L'ultima idea del governo: aumentare l'Iva ad alberghi e ristoranti

Ogni punto percentuale di aumento darebbe 1,5 miliardi di euro in più, costo in parte in carico anche degli stranieri che decideranno di trascorrere qualche giorno nel nostro Paese. Un’idea che era emersa già in passato, scatenando le proteste degli addetti del settore che avevano evidenziato i rischi per il settore turistico italiano di un simile intervento. E che però pare non essere affatto tramontata, nel cielo giallorosso, mentre i ristoratori già urlano di rabbia: “Mangiare non può diventare un lusso”.

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