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Chi è il commissario Ue (scelto anche dai 5 Stelle) che potrebbe salvare i Benetton

Pubblicato il 17/01/2020 13:29 - Aggiornato il 17/01/2020 13:35

C’è una figura, voluta e scelta anche dai 5 Stelle che ora dall’Europa potrebbe salvare i Benetton nella partita sulla revoca delle concessioni autostradali. E non è un caso che i principali investitori internazionali di Autostrade, allarmati dalla possibilità di perdere tutto, hanno scritto direttamente alla sua commissione. Si tratta di Margrethe Vestager, una figura cardine nel nuovo sistema del potere europeo. La politica danese infatti ha un doppio incarico nella nuova Commissione guidata da Ursula Von der Leyen. Insieme alla delega Antistrust, ha ottenuto quella di commissario all’Agenda digitale e la nomina di vicepresidente. Ed è proprio lei che ora avrà il potere di accettare, ad esempio, l’esposto presentato da Allianz contro il governo italiano per le nuove misure contenute nel “Milleproroghe”; e sarà sempre lei a dover valutare l’attendibilità e l’efficacia delle lettere inviate dagli altri grandi gruppi vicini ai Benetton, come il fondo sovrano di Singapore Gic, la banca d’affari francese Lazard e il colosso britannico del credito Hsbc.

Soprannominata “Lady Tax” dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, Margrethe Vestager, è anche la donna che ha affossato il sistema bancario italiano chiudendo, invece, entrambi gli occhi sul salvataggio pubblico delle banche tedesche. La Commissione europea e l’Antitrust Ue hanno infatti dato poco tempo fa il disco verde al salvataggio statale della banca tedesca NordLb, stabilendo che la complessa operazione che rimetterà in piedi la banca, riportandola alla redditività con tagli dei costi e del personale e con un’iniezione di capitale a carico di due Länder e un gruppo di Sparkassen locali, non è aiuto di Stato… I furbetti.

L’intervento statale consente di salvaguardare la stabilità finanziaria in Germania, senza passare da perdite per creditori privati, come quelle previste da bail-in e burden sharing. Su questi fronti ricordiamoci che la Germania ha spesso dato lezioni agli altri Paesi europei, tra cui noi, salvo poi sfuggire alle regole quando possibile, con il consenso di Bruxelles e dell’amica Vestager.

A tal proposito, Milano Finanza aveva commentato: “Il vantaggio concesso da Vestager alle banche tedesche (come in passato NshNordbank) e in generale a quelle pubbliche mina la credibilità delle misure della Commissione: Bruxelles ha invece bloccato l’intervento del Fitd italiano, alimentato con il denaro di istituti privati, per salvare Tercas, banca che pesava meno dello 0,1% del settore. Quella decisione ha portato alla risoluzione delle quattro banche regionali (Marche, Etruria, Chieti, Ferrara) e quindi alle perdite per i creditori subordinati, a maggiori oneri per gli istituti italiani sani e a gravi difficoltà anche nelle crisi seguenti. A marzo la Corte di Giustizia Ue ha bocciato lo stop al Fitd della Commissione. Bruxelles non ha mollato la presa e ha fatto ricorso. Ma ieri ha dato l’ok a NordLb”. Ma adesso la Vestager un salvataggio in Italia lo farà, statene certi: è sarà quello dei Benetton. Sempre negli interessi dei ricchi e dei potenti, mai dei cittadini. Con il benestare anche del fu Movimento 5 Stelle.

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