Da una part Volodymyr Zelensky, leader dell’Ucraina, dall’altra l’attivista per l’ambiente Greta Thunberg. I due si sono incontrati faccia a faccia a Kiev, insieme a un gruppo di lavoro internazionale che si occupa dei crimini ambientali della Russia. Presenti per l’occasione anche l’ex vice primo ministro ed ex ministro degli affari esteri della Svezia Margot Wallström, il vicepresidente del Parlamento europeo Heidi Hautala e l’ex presidente dell’Irlanda Mary Robinson. A raccontare il contenuto della conversazione è stato lo stesso Zelensky, come riportato da Fanpage: “Prima di tutto abbiamo discusso delle conseguenze catastrofiche dell’attacco terroristico russo alla centrale idroelettrica di Kakhovskaya. Questo attacco terroristico ha portato al più grande ecocidio in Europa da decenni”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Zelensky ha poi pubblicato un breve filmato del meeting, accompagnato da un messaggio di ringraziamento: “Sono grato per il sostegno dei nostri sforzi e per una posizione chiara: l’aggressore deve essere responsabile di tutto ciò che viene commesso contro le persone e contro la natura, contro la vita in generale”. (Continua a leggere dopo la foto)
“Tutte le vite distrutte e i destini infranti, tutti i danni alla natura, alle città e ai villaggi, ogni perdita dovuta a questo ecocidio è di diretta responsabilità dello stato russo”. Zelensky ha poi specificato che “la storia dimostra chiaramente come le aggressioni fallite rendono sempre deboli le dittature. In effetti, questo è ciò che stiamo vedendo in Russia in questo momento: osserviamo la loro debolezza, di cui abbiamo così tanto bisogno”.
“Più debole è la Russia, e più i suoi capi temono ammutinamenti e rivolte, più avranno paura di irritarci – ha concluso Zelensky – La debolezza della Russia la renderà sicura per gli altri e la sua sconfitta risolverà il problema di questa guerra”.