Ci sono novità sul caso delle contestazioni mosse al Capo di Stato Maggiore, Roberto Vannacci, dopo l’ispezione ordinata dallo Stato Maggiore della Difesa sul periodo in cui il generale aveva ricoperto l’incarico di addetto militare a Mosca. Ora il Corriere della Sera ha rivelato che la Procura Militare “procede per peculato e truffa”. Le principali imputazioni che verrebbero contestate a Vannacci riguardano “indennità di servizio per i familiari percepite illecitamente. Spese per benefit legate all’auto di servizio non autorizzate. Rimborsi per l’organizzazione di eventi e cene che in realtà non sarebbero stati organizzati”. Insomma, una situazione spiacevole di cui peraltro l’interessato sarebbe già stato a conoscenza. “Non parlo di questioni di servizio con la stampa”, ha detto il generale in un breve commento. “Sono molto sereno e riferirò nelle sedi opportune”. (continua dopo la foto)

Più argomentata la risposta fornita dall’Avvocato di Vannacci, Giorgio Carta. “Le notizie diffuse oggi dalla stampa fanno riferimento ad attività d’ufficio già accuratamente ricostruibili dall’interessato oltreché del tutto regolari”, precisa il legale. “Contrariamente a quanto riportato dai media, il generale Vannacci è assolutamente sereno, continua la sua attività divulgativa e presenterà le proprie considerazioni nelle sedi opportune”. Quindi, alla vigilia di una probabile campagna elettorale per le elezioni europee, il generale sarebbe chiamato a rispondere degli illeciti contestati dalla Procura Militare. Secondo la relazione pubblicata dal Corriere, per la parte riguardante i rimborsi per i familiari “sarebbero emerse incongruenze fra la dichiarazione resa da Vannacci nel 2021 e i dati riscontrati sui passaporti diplomatici di servizio dei suoi familiari”. Le date non coinciderebbero con quelle indicate nelle richieste di rimborso. (continua dopo la foto)

Appena sono state divulgate queste notizie che riguardano il Capo di Stato Maggiore è arrivato un commento da parte della Lega. Che secondo molte indiscrezioni sarebbe il partito in procinto di candidare Vannacci alle prossime elezioni. Dal Carroccio si parla apertamente di “giustizia a orologeria”. Anche se le fonti interne al partito di Salvini che avrebbero parlato con le agenzie di stampa sono ancora imprecisate, si registra un sostanziale appoggio al possibile, futuro candidato leghista. “Vannacci è un uomo amato dei cittadini e scomodo al Palazzo”, riferiscono queste fonti. “Visto che non riescono a intimidirlo in altro modo, ci provano con inchieste e minacce. La nostra stima nei suoi confronti non cambia, anzi, aumenta”.
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