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“Non sono stati testati sulle persone”. Lo scoop del Time fa esplodere la bufera

Pubblicato il 01/09/2022 09:21 - Aggiornato il 01/09/2022 12:30

Le nuove infezioni da COVID-19 negli Stati Uniti, ma anche in Europa, sono ormai frutto delle nuove e continue sottovarianti Omicron BA.4 e BA.5. Per questo Big Pharma ha già detto in tempi non sospetti che avrebbe messo a punto un nuovo vaccino proprio per bloccare le sottovarianti. Impossibile credergli ormai. Dopo la clamorosa batosta presa con i primi vaccini (ma che comunque a loro ha fruttato guadagni mai visti prima), ora sperano di tentare il bis con i cosiddetti booster. A quanto pare sono già pronti, ma c’è un piccolo particolare: non sono stati testati sulle persone. Ma siccome ormai questa era Covid ci ha fatto capire che nulla è più normale, proprio come i primi vaccini che sono stati inoculati sostanzialmente senza test e in via del tutto sperimentale, si procederà così anche per i booster. A dare lo scoop è il prestigioso Time. Ma vediamo nel dettaglio cosa c’è da sapere. (Continua a leggere dopo la foto)

Il coordinatore della risposta al COVID-19 della Casa Bianca, il dott. Ashish Jha, prevede che il primo booster specifico per Omicron sarà disponibile al più presto a metà settembre, se la Food and Drug Administration (FDA) e i Centers for Disease Control and Prevention (CDC) statunitensi lo autorizzano. Alla fine di agosto, sia Pfizer-BioNTech che Moderna hanno presentato richieste alla FDA per l’autorizzazione dei loro booster specifici per Omicron. Ma con l’avvicinarsi dell’autunno e dell’inverno, le stagioni in cui i virus respiratori come il SARS-CoV-2 si diffondono in modo ancora più efficiente, quando gli studenti tornano a scuola e le persone si accalcano al chiuso, preparare il booster richiede una revisione e un processo normativo più efficienti. E ciò include la considerazione dei dati di sicurezza ed efficacia degli animali, non delle persone. (Continua a leggere dopo la foto)

Alla fine di agosto, entrambe le società hanno presentato i dati sui loro nuovi vaccini bivalenti alla FDA per l’autorizzazione all’uso di emergenza. Ma questa emergenza dov’è? È orami assodato che chi viene contagiato dalle nuove varianti non subisce danni gravi, e a dirlo sono i dati. Anche in Italia le terapie intensive sono ormai deserte, eppure il tasso di contagio (considerato anche il grande sommerso) è alle stelle. Tutti gli italiani trivaccinati sono stati comunque contagiati. Il tasso di mortalità è bassissimo. Quindi dov’è l’emergenza sanitaria? Non esiste. Esiste, invece, l’emergenza per Big Pharma di intascare ancora più soldi sulle spalle e sulla salute dei cittadini. Dato il breve tempo che hanno avuto per sviluppare i nuovi vaccini, i dati includono solo informazioni sulla sicurezza e l’efficacia del booster negli animali. Gli studi sull’uomo sono pianificati e andranno avanti anche se FDA e CDC decideranno di autorizzare i booster e il governo inizierà a distribuirli. (Continua a leggere dopo la foto)

La FDA ha anche deciso di rivedere i dati dello studio sugli animali senza consultare nuovamente il suo comitato consultivo. Ciò ha diviso gli esperti di vaccini. Il dottor Paul Offit, un membro del comitato consultivo, afferma che questa strategia lo rende “a disagio” per diversi motivi. Osserva che i dati presentati da Pfizer-BioNTech e Moderna a giugno sul loro booster per BA.1, incentrato sui livelli di anticorpi anti-virus generati dal vaccino, erano deludenti. “Hanno dimostrato che i titoli anticorpali neutralizzanti erano tra 1,5 e due volte maggiori contro Omicron rispetto ai livelli indotti da un richiamo del vaccino iniziale”, afferma. “Mi piacerebbe vedere prove evidenti del sostanziale aumento degli anticorpi neutralizzanti, più sostanziale di quello che abbiamo visto contro BA.1, prima di lanciare un nuovo prodotto. Almeno questo ci è dovuto”.

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