Conto alla rovescia per la nuova campagna vaccinale ormai quasi scaduto. In un’Italia dove chi parla di effetti avversi viene ancora considerato un pericolo dai media mainstream e dove si ignorano puntualmente studi scientifici che parlano di rischi troppo alti a fronte dei benefici, ci si prepara già a ingranare la marcia con le prime somministrazioni. L’Ema ha dato il via libera e già dopo la metà di settembre gli hub torneranno pienamente in funzione, con l’invio delle prime fiale che dovrebbe ormai essere imminente.

Gli over 60 e le persone fragili saranno i primi bersagli del governo, con una circolare dell’Aifa che a breve indicherà le categorie prioritarie per le somministrazioni. Secondo il Sole 24 Ore, “per la nuova campagna vaccinale ci sarà una pioggia di vaccini a disposizione – non solo per Omicron 1 ma anche per 4 e 5 – con la partenza prevista alla vigilia delle elezioni politiche del 25 settembre”. Calendario praticamente fissato, dunque, con il ministro della Salute Roberto Speranza che ha sottolineato come non ci sia “tempo da perdere”.

Quello che ci aspetta, dunque, è una massiccia campagna di somministrazione: da un lato i nuovi vaccini “aggiornati” per over 60 e persone fragili, dall’altro i farmaci attuali, quelli realizzati sul ceppo originario del virus, che saranno nuovamente messi a disposizione di chi ancora non ha effettuato l’inoculazione, in caso dovesse cambiare idea. Il tutto accompagnato, ovviamente, dal solito bombardamento mediatico per convincere gli italiani dell’opportunità della vaccinazione.

La nostra agenzia del farmaco (l’Aifa) darà il suo via libera il 5 settembre e qualche giorno dopo il ministero della Salute scriverà la sua circolare indicando le categorie dalle quali iniziare la somministrazione dei nuovi vaccini: “Proprio quando è atteso l’arrivo delle prime fiale dei nuovi vaccini da Pfizer e Moderna. Subito dopo la circolare ripartirà la macchina organizzativa che sarà gestita a livello centrale dall’Unità per il completamento campagna vaccinale a Palazzo Chigi guidata dal generale Tommaso Petroni, mentre a livello locale la palla tornerà alle Regioni”.
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