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“Un aumento preoccupante dopo il vaccino”. L’allarme lanciato dallo studio canadese: cosa succede ai giovani

Pubblicato il 23/11/2022 09:46

Casi di miocarditi continui, diagnosticati anche a ragazzi in età giovanissima. Episodi che vengono troppo spesso ricondotti sotto la generica voce di “malori improvvisi” e dei quali vi abbiamo dato conto tante volte, purtroppo, negli ultimi mesi attraverso le pagine del Paragone, sottolineando la tragica anomalia di questi ultimi mesi. Con una parte del mondo della scienza a far finta di niente, sostenendo che si tratti di tristi fatalità. E qualcuno, per fortuna, che ha invece il coraggio di porsi delle domande. Uno studio canadese che ha indagato un’ampia fetta di popolazione, in diverse fasce d’età, ha sottolineato come le infiammazioni al cuore siano state, fino a marzo 2022, 150 volte superiori rispetto alla previsioni basate sul trend degli anni precedenti. Un’anomalia di fronte alla quale non si può far finta di niente e che alcuni medici collegano alla vaccinazione di massa della popolazione. (Continua a leggere dopo la foto)

Come spiegato da Alessandro Rico sulle pagine della Verità lo studio, pubblicato dal Canadian medical association journal, ha visto gli autori monitorare 4 milioni e mezzo di persone inoculate nella Regione più grande del Paese, misurando “i tassi degli effetti collaterali cardiaci a 7 e 21 giorni dalla prima, seconda e terza dose. Complessivamente si sono verificate 99 miocarditi su 4 milioni e 800mila somministrazioni a una settimana dalla puntura contro le 6,7 preventivate”. (Continua a leggere dopo la foto)

Secondo lo studio, i tassi di miocardite sarebbero “superiori tra i ragazzi in età compresa tra 12 e 17 anni e 18-29 anni, soprattutto se di sesso maschile”. Il rischio massimo sembrerebbe successivo “alla seconda dose di Moderna: dai 18 ai 29 anni, entro 7 giorni dalla somministrazione il tasso di miocarditi schizzava a 22,05 per 100 mila inoculazioni. Evidenze simili sono state riscontrate per la finestra a 21 giorni”. (Continua a leggere dopo la foto)

Il calcolo del rapporto tra danni cardiaci diagnosticati e attesi ha portato a inquietanti considerazioni finali: “In termini di incidenza, le miocarditi tendevano a verificarsi soprattutto in seguito al ciclo primario, tranne che tra gli adolescenti vaccinati con Pfizer, a 21 giorni dal richiamo. Il rapporto tra casi osservati e casi attesi, invece, era quasi sempre più elevato con il booster”.

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