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Tutte le clausole del contratto segreto con Pfizer, pieno di insidie per l’Italia

Pubblicato il 25/01/2021 13:38 - Aggiornato il 25/01/2021 13:45

Sull’impossibilità da parte dell’Italia di rispettare i tempi annunciati per le vaccinazioni, visti i ritardi dopo sole poche settimane dal via, non ci sono ormai dubbi. L’ennesimo pastrocchio di un governo che si è visto prendere in giro dall’Ue, che nel frattempo ha permesso alla Germania di provvedere in piena autonomia al proprio fabbisogno, e da Pfizer. Con quest’ultima che però, al contratio di quanto si potrebbe pensare, non sarà chiamata a pagare nessuna penale. Gli annunci battaglieri di Domenico Arcuri, il commissario dei disastri, resteranno tali. E l’azienda farmaceutica potrà continuare a dormire sonni tranquilli, su cuscini dorati come i contratti firmati con i Paesi dell’Unione.

Tutte le clausole del contratto segreto con Pfizer, pieno di insidie per l'Italia

Secondo quanto rivelato al Corriere della Sera, infatti, l’8 gennaio 2021 Pfizer ha ricevuto dall’Ema il via libera per commercializzare fiale contenenti ufficialmente 6 dosi di vaccino e non 5. “Un calcolo mai effettuato durante le trattative né tantomeno al momento di siglare gli accordi con l’Ue”. Ancora più clamorosi sono però i retroscena del contratto, secretato, chiuso dalla Commissione europea con la multinazionale: “In caso di inadempienze, le penali non scattano in maniera automatica”. Con queste premesse, contestare all’azienda delle violazioni è impresa impossibile.

Tutte le clausole del contratto segreto con Pfizer, pieno di insidie per l'Italia

Nei documenti, a disposizione dell’Avvocatura di Stato per la diffida che potrebbe essere inoltrata a breve, è confermato anche come BioNTech (azienda tedesca associata a Pfizer nella produzione del vaccino) ha siglato “un contratto parallelo con la Germania che si aggiunge a quello concordato con Bruxelles”. Con Berlino che, in barba agli accordi, si è in questo modo assicurata la bellezza di 30 milioni di dosi aggiuntive. Esattamente come aveva denunciato in questi giorni il senatore Gianluigi Paragone, l’Italia si è così inchinata da fronte alle richieste dell’Europa, siglando un contratto pieno di insidie. Mentre Berlino, al solito, ha potuto muoversi in piena libertà.

Tutte le clausole del contratto segreto con Pfizer, pieno di insidie per l'Italia

Tornando alle penali, sono previste nel contratto soltanto “sulle forniture trimestrali, non per quelle settimanali”. Fino al 31 marzo, quando sarà definitivo il bilancio del primo trimestre, non potranno quindi esserci contestazioni. L’Italia si sta muovendo in maniera autonoma, cercando di contestare anche il programma di forniture settimanali. Ma dovrà scontrarsi anche con una clausola che fissa “una penale del 20% del valore delle dosi non consegnate” che aumenta in base ai giorni di ritardo. Se alla fine del trimestre dovesse intraprendersi la ricerca di un “rimedio” all’inadempienza, però, ci sarebbero prima da esplorare alternative come il diritto al rimborso, la cessazione del contratto e solo alla fine l’applicazione della penale. Un meccanismo che lascia di fatto all’azienda ampia libertà di azione.

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