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“Tutte le bugie di Draghi sul gas”: cosa ci nascondono e perché

Pubblicato il 08/09/2022 10:24 - Aggiornato il 08/09/2022 10:29

Mentre i leader del centrodestra e del centrosinistra fingono che il problema, semplicemente, non esista, presi da una campagna elettorale in cui nessuno ha il coraggio di parlare sinceramente agli italiani, il governo Draghi continua a predicare calma, sminuendo la portata della crisi energetica. Con il premier ha riciclare continuamente due slogan, un tetto al prezzo del gas per evitare che le bollette possano lievitare e gli stoccaggi: “Abbiamo messo via più dell’80% del metano che ci servirà questo inverno”. In teoria, dunque, nessun allarme, nessuna paura giustificata da parte delle famiglie. Ma come stanno davvero le cose?

In questi giorni concitati, molti analisti hanno messo in discussione le parole di Draghi, sostenendo che tanto gli stoccaggi quanto il “price cap” siano in realtà nient’altro che bluff. Sulle pagine della Verità, Franco Bechis ha parlato del tetto al prezzo del gas come di un’arma spuntata, se non addirittura dannosa: “Se la Russia chiude, come ha già fatto, i bocchettoni verso l’Europa, sarebbe semplicemente inutile stabilire un prezzo politico per un bene che non c’è. In compenso la mossa potrebbe essere poco gradita dagli altri Paesi fornitori”.

Bechis ha spiegato di essersi rivolto agli esperti del settore per avere chiarezza sull’altro fronte, quello degli stoccaggi. Ricevendo risposte assai poco rassicuranti: “Queste riserve di cui parla Draghi rappresentano soltanto il 25% dei consumi della scorsa stagione”. L’Italia, dunque, avrebbe da parte soltanto il gas che lo scorso anno era servito a riscaldare una casa su quattro. Come faranno le altre tre a resistere all’inverno? E come faranno le imprese a garantire il proprio ciclo produttivo? Domande senza una risposta ufficiale.

La verità, dunque, sarebbe ben lontana da quanto raccontato in questi giorni dal governo. Con l’Italia che, evidentemente, avrebbe a questo punto bisogno di altre forniture, per coprire almeno parzialmente i bisogni della popolazione. E una certezza, in mezzo a tante bugie o mezze verità: come sempre, non sarà certo l’Unione Europea a tirarci fuori dai guai.

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