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“Tu apprezzi la pratica razzista”. Rampelli contro Parenzo, lo scontro in diretta

Pubblicato il 19/03/2023 14:41 - Aggiornato il 19/03/2023 22:21

Schiacciante la riposta che Fabio Rampelli, esponente della forza politica Fratelli d’Italia, ha dato a Parenzo. Durante il programma televisivo In Onda trasmesso su La7 e condotto da David Parenzo e Concita De Gregorio, si è toccato il tema di attualità che gira intorno agli uteri in affitto e la possibilità di registrare all’anagrafe i bambini che nascono mediante tale pratica. (Continua dopo la foto)

La presentatrice attacca dicendo: “I bambini non sono registrati all’anagrafe, questo non si può sentire”. Rampelli replica in maniera molto incisiva citando “la bellissima lettera della signora Consuelo”. Si tratta di una donna femminista di provenienza ispanica, il cui testo è stato pubblicato dalla Stampa di Torino. Tale Lettera è densa di sentimenti e molto significativa; racconta il suo calvario, l’esperienza vissuta dal momento in cui ha accettato di affittare il suo utero per 15mila dollari”. Chi meglio di lei, che ha offerto il suo utero per la gestazione, può raccontare il significato profondo che questo comporta a una donna. Sono tante le ombre che emergono; tra queste Rampelli riporta i “pochi soldi che sono dati a lei mentre ad incassare “soldoni” sono medici e strutture sanitarie”; “poi il suo corpo compromesso dalle cure ormonali”. (Continua dopo la foto)

A quel punto interviene Parenzo: “Su questo possiamo anche essere d’accordo. Ma sull’iscrizione all’anagrafe…”. “Ma le cose sono collegate -Rampelli sottolinea- i bambini non li porta la cicogna. Lei apprezza la pratica razzista della maternità surrogata. Il diritto di avere un bambino non è inalienabile, a differenza del diritto inalienabile di una coppia gay di vedere tutelati i loro affetti”, tuona. “Anche in caso di persona consenziente, ci può essere accordo e comunque sfruttamento, ci sarà comunque un pagamento. È quasi sempre una questione di sfruttamento, le statistiche parlano chiaro”.