Un intervento che non è passato inosservato, quello dell’ex primo ministro inglese Tony Blair in occasione del World Economic Forum di Davos, appuntamento che riunisce i grandi della Terra per discutere di temi come sviluppo e difesa dell’ambiente. Un discorso che ha scatenato violente polemiche in rete e che può essere sintetizzato così: “È necessario sapere chi è stato vaccinato e chi no, arriveranno nuovi vaccini multipli e servirà quindi un’infrastruttura digitale adeguata, che manca ancora in tanti Paesi”. Parole, quelle di Blair, fortemente criticate anche in patria, dove molti politici hanno subito preso le distanze. Di fatto, l’ex premier britannico ha auspicato l’introduzione di un passaporto vaccinale elettronico, sulla falsariga del nostro Green Pass, che regoli la vita dei cittadini del mondo occidentale. Fosse soltanto una battuta, verrebbe quasi da ridere. Purtroppo, invece, si tratta della drammatica realtà. (Continua a leggere dopo la foto)
>>> “La moglie Zelensky in elicottero a Davos”. Ecco il VIDEO che imbarazza l’Ucraina (e non solo)
Tony Blair vuole un nuovo Green pass obbligatorio
Vaggiare, lavorare, godere dei propri diritti. Tutto subordinato al possesso o meno di un passaporto vaccinale. Una posizione, quella espressa da Blair, è che anche l’orientamente ufficiale del World Economic Forum, visto che nessuno dei presenti ha preso ufficialmente le distanze. Attraverso le pagine della testata Affari Italiani, Alfredo Tocchi ha spiegato come questo non sia altro che il naturale punto d’arrivo di un percorso iniziato nel 2017 con la fondazione, sempre a Davos, del CEPI. (Continua a leggere dopo la foto)
La cittadina sulle Alpi svizzera è infatti la sede dell’ente nato per volontà, tra gli altri, della Bill & Melinda Gates Foundation, della casa farmaceutica Wellcome e del World Economic Forum presieduto dal Professor Klaus Schwab. L’obiettivo è quello di vaccinare la popolazione mondiale, come evidente da alcuni passaggi dello statuto: “”Lavoriamo insieme per accelerare lo sviluppo di vaccini contro le malattie infettive emergenti e consentire un accesso equo a questi vaccini per le persone durante le epidemie”. (Continua a leggere dopo la foto)
L’ennesimo tassello nel grande mosaico del Great Reset teorizzato dal professor Klaus Schwab, fondatore del Forum di Davos: un nuovo mondo segnato dalla rivoluzione Green da un lato e dalle vaccinazioni di massa dall’altro. Se questi sono i progetti ai quali lavorano, neanche troppo segretamente, i grandi della Terra, non c’è davvero da stare tranquilli.
Ti potrebbe interessare anche: “Ricalibrare la libertà di parola”. Ecco il futuro che i “padroni del mondo” preparano per noi