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Il calvario di Tiziana. Muore in pronto soccorso a 45 anni dopo 9 ore di attesa: “Vogliamo giustizia!”

Pubblicato il 04/08/2022 11:54

Un giorno ci si renderà davvero conto del danno enorme che ha fatto Speranza alla Sanità italiana. Mentre continuava a inseguire vaccini e mascherine, gli ospedali sprofondavano nel collasso totale. Mentre ha creato le condizioni per licenziare e sospendere migliaia di medici e infermieri per via dei folli, antiscientifici e anticostituzionali obblighi vaccinali, i pronto soccorso e i reparti si ritrovano – e si ritrovano ancora – con una carenza di personale mostruosa. E tutto questo si riversa sulla salute dei cittadini. Ed eccoci ora a raccontare di un’altra tragedia: muore a 45 anni dopo ore e ore in pronto soccorso. Tiziana Scarcella non c’è più, e ora il compagno e la famiglia chiedono verità e giustizia. (Continua a leggere dopo la foto)

Come racconta il Quotidiano del Canavese, ma anche La Stampa e Today, “la 45enne, che viveva con Andrea a Moncrivello ma era originaria di Salassa, è scomparsa al nosocomio vercellese dopo un «calvario» di quasi 10 ore. E’ iniziato tutto alle ore 14.30 circa di giovedì scorso. Tiziana Scarcella, ex barista a Rivarolo Canavese, è stata portata nell’area di emergenza dai sanitari del 118. Le è stato fatto il tampone poi è stata sistemata in una delle stanze del reparto in attesa di esami. Da quel momento qualcosa è andato storto, fino al tragico epilogo di venerdì notte. Andrea Pistillo e i suoi familiari si sono già recati dai carabinieri della compagnia di Ivrea per sporgere denuncia e chiedere all’autorità giudiziaria di fare luce sulla drammatica vicenda”. (Continua a leggere dopo la foto)

“Il primo maggio Tiziana è caduta dalle scale a casa – racconta Andrea Pistillo, che conviveva con lei da 14 anni – Si è fratturata tibia e perone. È stata operata d’urgenza all’ospedale di Vercelli il giorno dopo. E’ stata dimessa, con 18 chiodi nella gamba, dopo 5-6 giorni. Abbiamo iniziato appena possibile la terapia rieducativa. Visto che era allettata facevamo quotidianamente una iniezione sottocutanea di eparina, come anti-trombosi. Siccome la calcificazione era lenta, il 20 giugno 2022 alla clinica Santa Rita di Vercelli è stata sottoposta ad un’altra operazione di stimolo biologico per accelerare la guarigione. Anche il decorso di questa operazione non ha dato particolari problemi”. (Continua a leggere dopo la foto)

La fisioterapia, i primi miglioramenti e quella visita di controllo fissata all’11 agosto, che però Tiziana non effettuerà mai. “Si è sentita male giovedì mattina, 28 luglio – aggiunge Andrea Pistillo – le mancava il respiro, aveva i brividi e dolore addominale. Mi ha telefonato per avvisarmi del malessere mentre ero al lavoro. Mi sono precipitato a casa. Mi sono accorto che qualcosa non andava. Tiziana aveva le labbra viola ed era molto stanca. Ho subito chiamato il 118. L’equipe medica l’ha visitata e portata in ambulanza al pronto soccorso di Vercelli per accertamenti”. Da quell’ospedale Tiziana Scarcella non è più uscita. Il compagno Andrea ha conservato tutti i messaggi e i vocali che si sono scambiati mentre lei era ricoverata al pronto soccorso. Li ha comunicati già alle Forze dell’ordine per le indagini. (Continua a leggere dopo la foto)

“Alle 15.30 mi ha scritto che il tampone era negativo. Attendeva di essere portata a fare degli esami di rito. L’ho raggiunta in ospedale. Non potendo entrare, ho chiamato l’interno per avere informazioni sul suo stato di salute, ma mi hanno detto che il medico era impegnato. Ho sentito Tiziana alle 19.45, poi alle 20.45. Alle 21.31 mi ha scritto che dagli esami effettuati era emersa una coagulazione di sangue vicino all’apparato respiratorio”. L’ultimo messaggio della compagna è delle 21.40, poi più nulla. Tornato a casa, in Andrea monta la preoccupazione: “Mi ha chiamato il dottore dell’ospedale per informarmi che Tiziana aveva avuto un infarto polmonare. Era stata trasferita in cardiologia, ma non era in pericolo di vita. Più passava il tempo, più mi preoccupavo però. Non rispondeva ai miei messaggi e vocali. Due ore dopo, a mezzanotte e 5 minuti, dall’ospedale mi hanno detto di andare lì che la situazione era precipitata. Poco prima dell’una ho saputo che Tiziana non c’era più”.

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