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“Tante famiglie sono già ridotte alla fame”: i numeri (impressionanti) di un’emergenza che fa paura

Pubblicato il 29/08/2022 10:00

Quale sarà la prossima sfida da affrontare? La fame, un’emergenza che rischia di colpire sempre più famiglie con il rientro dei ragazzi sui banchi di scuola. A lanciare l’allarme in queste ore è stata l’associazione Child Poverty Action Group, che ha sottolineato come in Inghilterra vi siano già 80.000 bambini che vivono in ocndizione di povertà e non hanno diritto ai pasti scolastici, con i presidi che si preparano ad accogliere un numero crescente di famiglie non in grado di nutrire in maniera adeguata i propri figli. Un trend che, purtroppo, secondo l’associazione è in crescita in tutto il mondo, Italia compresa.

“L’inverno scorso avevo già un gruppo di bambini che stava attorno al termosifone fuori dal mio ufficio ogni mattina perché non avevano il riscaldamento a casa e avevano bisogno di riscaldarsi – ha raccontato alle pagine del Guardian Paul Gosling, capo della scuola elementare di Exeter Road a Exmouth, nella contea del Devon – Quest’anno avremo molti più bambini che andranno a scuola affamati”.

Jonny Uttley, CEO della Education Alliance Academy Trust che gestisce sette scuole a Hull ed East Riding, ha dichiarato: “La povertà alimentare è la sfida più grande che le scuole dovranno affrontare. Sempre più bambini si presenteranno in classe affamati. Serve un programma di assistenza più concreto alle famiglie, che vada al di là dei pasti gratuiti a mensa. Un dramma che si faceva sentire anche prima degli aumenti del prezzo dell’energia, che ha messo ancora più in difficoltà tante persone”.

Durante l’estate, il governo ha investito su un piano di aiuto per offrire ai bambini più in difficoltà cibo e attività gratuite. Tanti enti di beneficenza continuano però a lamentarsi per il fatto che la soglia al di sotto della quale si ha accesso ai pasti gratis a mensa non è mai stata ritoccata dal 2018 a oggi, nonostante l’inflazione sia nel frattempo schizzata verso l’alto. Molte associazioni chiedono interventi più decisi per arginare quella che rischia di diventare una vera e propria piaga.

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