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“Comprate un generatore per l’inverno”. L’allarme choc del Corriere: “Cosa non vi hanno detto”

Pubblicato il 18/10/2022 08:57 - Aggiornato il 23/10/2022 20:04

L’allarme razionamento arriva direttamente dalle colonne del Corriere della Sera, che riprende un intervento di Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, a un convegno promosso a Bologna da Ascom, Abiconf e Unoenergy sharing solutions per approfondire il tema dell’impatto dei costi energetici sui condomini. Dice Tabarelli senza giri di parole: “Compratevi un generatore elettrico per questo inverno e forse anche per il prossimo”. Non sarà una stagione semplice, ma questo già lo avevamo capito. Scrive a margine il Corriere: “Il decreto sul riscaldamento potrebbe essere solo un primo passo verso dei veri razionamenti e la soluzione più efficace potrebbe essere quella di cautelarsi acquistando dei generatori autonomi”. Dice ancora Tabarelli: “Bisogna militarizzare la crisi a livello nazionale e anche europeo, nel senso che sarà necessario, speriamo di no, prendere in considerazione il razionamento” delle fonti energetiche, a partire dal gas. (Continua a leggere dopo la foto)

Il presidente di Nomisma Energia Tabarelli fa poi riferimento agli ultimi dati provenienti messi in campo da Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente): “Cose mai viste, a ottobre abbiamo quasi un raddoppio delle tariffe, che sono state tenute ferme da inizio anno”. Prima della crisi energetica il prezzo del gas variava tra 0,7 e 0,8 euro al metro cubo, mentre “a inizio anno il prezzo era salito a 1,37 euro e adesso a ottobre andiamo oltre i 2,3 euro: c’è uno shock energetico di proporzioni mai viste in Europa e in Italia. Colpisce soprattutto il gas, per fortuna fa caldo ma purtroppo arriveranno per le bollette dei brutti momenti nei prossimi giorni”. (Continua a leggere dopo la foto)

Qual è la soluzione allora? Tabarelli ha detto: “Scusate la banalità, ma la prima cosa da fare è risparmiare: spegnere, usare meno energia, farne un uso razionale che è una cosa ovvia, perché la gente quando riceve queste bollette lo fa già spontaneamente”. Chi può deve cercare di usare tutto ciò che non è gas, è l’altro consiglio che ha aggiunto: “Suggerisco pertanto a chi abita in montagna sopra i 300 metri, dov’è possibile, di usare la legna, il pellet: i prezzi sono aumentati anche di quello, ma conviene sempre. Anche le pompe di calore, però lì c’è il problema dell’elettricità e anche su questa le bollette sono aumentate tantissimo”. (Continua a leggere dopo la foto)

Per il presidente di Nomisma Energia Tabarelli la parola chiave rimane però “razionamento”, e a questo gli italiani devono prepararsi, perché in alcuni giorni potrà essere difficile trovare materialmente il gas. Cioè verso fine gennaio, “nei giorni della merla, quando fa molto freddo – ha spiegato – e poi a febbraio, quando arriva ancora freddo ma abbiamo poche scorte perché la Russia in quei giorni ci dava un quarto del gas nel picco di domanda e se viene a mancare, come probabile, siamo nei guai”.

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