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Sportelli bancari in via d’estinzione: in Italia ne sono scomparsi oltre 10 mila in 10 anni

Pubblicato il 29/04/2021 13:35

Gli sportelli bancari sono sempre più una specie in via d’estinzione, sacrificati sull’altare di una transizione “digitale” che i cittadini faticano ancora a capire e che però, a quanto pare, è considerata processo ormai irreversibile da chi ci governa, da tempo ormai asservito ai diktat del mondo dei colletti bianchi. Stando all’ultimo Rapporto sulla finanza sostenibile della Fondazione per la Sussidiarietà, infatti, nel nostro Paese sono spariti quasi 10 mila sportelli bancari soltanto negli ultimi dieci anni, per un totale di circa il 30% in meno.

E così mentre a inizio 2010 il numero di sportelli sparsi lungo il territorio italiano erano poco più di 34 mila, nel 2020 la cifra complessiva era già scesa a 24.312. Allargando l’orizzonte, l’indice di filiali bancarie ogni 100.000 abitanti vede spiccare per efficienza tra gli Stati europei Finlandia (5), Olanda (9), Germania (11) e Austria (12). In coda Portogallo (38), Italia (39), Spagna (50) e Bulgaria (60).

Dando un’occhiata alla distribuzione lungo la penisola, il Sud ha visto il maggior numero di tagli effettuati in questa direzione rispetto al Nord: le agenzie ogni 100.000 abitanti sono 20 in Calabria, 22 in Campania e 25 in Sicilia. Valori decisamente più elevati, invece, in Trentino Alto Adige (70), Valle d’Aosta (63) ed Emilia Romagna (56). La classifica per province vede invece in cima Reggio Calabria, Vibo Valentia e Caserta, con 17 filiali ogni centomila abitanti, con i codaTrento (76), Cuneo (72) e Sondrio (71).

Tra i curatori del rapporto il professore ordinario di Economia degli intermediari finanziari all’università di Trento Luca Erzegovesi, che alle pagine del Corriere della Sera ha commentato: “In Italia le banche hanno storicamente privilegiato le aree più sviluppate, con maggiore presenza di imprese e clienti ad alto reddito. Nei prossimi anni le reti saranno ottimizzate, avvicinandoci agli standard europei”.

Un fenomeno che va di pari passo con la concentrazione nel settore bancario: a fine 2019 i primi cinque istituti di credito in Italia rappresentavano il 47% delle attività totali. Uno scenario simile si riscontra in Francia (49%), mentre è inferiore in Germania (31%). Più concentrato ancora il mercato spagnolo (67%).

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