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Spazzatura contro le modelle. Cos’è successo (e perché) alla fashion week di Milano

Pubblicato il 27/02/2024 10:08

La settimana della moda milanese unisce sempre un aspetto stravagante e un altro più istituzionale. Come peraltro il mondo del fashion nel suo insieme. Bellezza e stranezza, tanta finta trasgressione e qualche personaggio che cattura l’occhio. In un’epoca in cui si vive una profonda crisi economica e sociale, con tante persone in difficoltà, l’esibizione di sfarzo, frivolezza ed estremo benessere può risultare, almeno per qualcuno, fastidiosa. Ma non è questo che ha spinto gli spettatori della sfilata del marchio svedese Avavav, presentato nell’ultima giornata della fashion week, a bersagliare le modelle e i modelli in passerella con lanci di spazzatura. Per concludere con un classico, la torta in faccia alla direttrice creativa Beate Karlsson. Perché spazzatura (e guanti per maneggiarla) sono stati forniti dalla stessa Karlsson e dal suo staff. Con le istruzioni su come usarla. (continua dopo la foto)

Un’iniziativa insolita e originale che aveva uno scopo ben preciso. Cioè denunciare la violenza e l’odio che oggi, con sempre maggiore intensità e frequenza, corrono sul Web. Tanto che durante la sfilata, sul display in sala, sono stati proiettati alcuni commenti reali (e paticolarmente odiosi) presi dalla rete e dai social. Un problema reale soprattutto quando a subire le campagne d’odio sono ragazzini, a volte addirittura bambini, o comunque persone fragili che non riescono a reggere questa esposizione agli odiatori da tastiera. Ne sappiamo qualcosa per il tragico caso di Giovanna Pedretti, la ristoratrice che per questo motivo si è tolta la vita poco tempo fa. E il finale della sfilata, con la passerella colma di rifiuti e il lancio della torta contro la Bergsson, ha lanciato un messaggio visivo di forte impatto. Con la speranza che possa servire a qualcosa.

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