“Sovranità vaccinale”. Basta questa semplice espressione per sintetizzare le ultime prese di posizione del ministero della Salute guidato da Orazio Schillaci, che si è fatto portavoce del pensiero del governo Meloni sul fronte delle inoculazioni: la fine dell’emergenza deve portare al superamento degli acquisti di vaccini congiunti. Linea che ha subito portato l’Italia a scontrarsi con la commissaria europea alla Salute Stella Kyriakides, pronta a sottolineare come “per ottenere risultati necessari dobbiamo portare avanti dei negoziati collettivi”. Mentre l’Europa continua a chiederci unità di intenti, insomma, la maggioranza di centrodestra vorrebbe tornare a decisioni autonome, senza vincoli. Il tutto mentre sullo sfondo resta, ignorato, un problema non da poco: lo smaltimento delle tantissime dosi acquistate in passato e mai somministrate, man mano che la pandemia iniziava a far meno paura e gli italiani a ribellarsi agli obblighi. (Continua a leggere dopo la foto)
Come spiegato da La Stampa, l’Ue ha acquistato fin qui la bellezza di 4,2 miliardi di dosi di vaccino, ma i singoli Stati ne hanno ricevute finora 1,3 miliardi e somministrate 950 milioni. Il ministro della Salute della Repubblica Ceca Vlastimil Valek, che guida il semestre di presidenza Ue, è arrivato ad ammettere: “Abbiamo a che fare con una massiccia sovrabbondanza di vaccini e non c’è modo di conservarli o donarli, è uno spreco”. (Continua a leggere dopo la foto)
La Commissione sta cercando di mettere la proverbiale pezza sul buco chiedendo alle aziende farmaceutiche di rallentare i tempi di consegna, ma il problema resta. Con la Francia a chiedere di sospendere momentaneamente le forniture e l’Italia, per bocca di Schillaci, a invocare lo stralcio di una parte degli accordi stretti in passato. In alternativa, il governo Meloni vorrebbe “una dilazione dei pagamenti e delle dosi acquistate in più anni, almeno quattro”. (Continua a leggere dopo la foto)
La paura di tanti italiani è che, alla fine, questi vaccini in qualche modo finiranno per essere somministrati. Nella speranza che il governo Meloni mantenga le promesse, superando per sempre la folle fase emergenziale segnata da obblighi e minacce a chi tentava semplicemente di far valere i propri diritti e difendere le proprie libertà.
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