Famiglie che non ce la fanno più, che si chiedono disperate come poter arrivare a fine mese di fronte a bollette sempre più care e a prezzi dei generi alimentari in costante ascesa. Un dramma umano, quello raccontato da Martina Di Berardino sulle pagine di Repubblica e che sta andando in scena nei palazzoni popolari di Roma Capitale, nella parte est della citt, in via Giovanni Palombini. Qui a 15 famiglie è stato addirittura staccato il gas.
“Te ne accorgi guardando la facciata e seguendo il tubo bianco grande che sale verso il tetto – racconta Repubblica – da cui derivano dei tubi più piccoli che fanno una curva ed entrano nell’abitazione. Lo vedi perché il tubo piccolo non fa più la curva, ma è monco, tagliato e saldato, chiuso. E poi te ne rendi conto parlando con la gente, con quelli che rispondono mettendo in pausa la rabbia che monta”.
“Ho due figli, 4 e 6 anni, e sono due mesi che sono senza gas. Mio marito fa il muratore e non sempre trova lavoro. Io devo stare con i figli e così non arriviamo neppure a metà mese. Come si fa a impedire di cucinare ad una famiglia povera, che non paga perché non può?”. Sarina è disperata: “Sì, siamo senza gas. Perché di noi non frega niente a nessuno. Ho dovuto comprare una bombola e pagarla 30 euro, chiamare l’idraulico per farmi adattare la cucina. Un’altra spesa. Ma chi conta ha capito che qui siamo alla disperazione?”.
La conferma arriva dai negozi di bombole: “”Le acquistano tutto l’anno, e chiedono anche il kit per la trasformazione da metano a gpl. Non solo: alcune persone anziane cercano i fornelletti da campeggio. Sembrano disperati”. Alcuni condomini si aiutano passando la corrente con i fili per le scale. Il gas, però, no. E così le prossime settimane rischiano di farsi ancora più drammatiche.
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