Chi avrebbe mai detto che un giorno un virologo sarebbe finito sotto scorta? È quanto successo all’infettivologo Matteo Bassetti, a cui è stata assegnata una “sorveglianza attiva” delle polizia, poiché nelle ultime settimana “sto assistendo ad un incremento esponenziale di insulti e minacce di morte nei miei confronti”, comunica il professore con un post pubblicato sul suo profilo personale Facebook, accompagnandolo da screenshot che mostrano alcuni dei commenti ricevuti. (Continua dopo la foto)
“Violenza intollerabile! Chi doveva metterci di più la faccia non ce l’ha messa abbastanza. Ho presentato 20 querele”. Gli attacchi, oltre a quelli che subisce personalmente, sono rivolti “ai miei familiari” e questo “mi fa molto male. Però, io credo che in questi attacchi ci sia anche una responsabilità da parte delle Istituzioni”. (Continua dopo la foto)
Bassetti, in un’intervista concessa al Corriere, infatti, spiega: “Se io sono bersaglio dei No Vax è perché evidentemente mi vedono come punto di riferimento e, invece, non vedono come tale le figure Istituzionali”. Poi prosegue, individuando i responsabili e le dinamiche che hanno fatto sì che ciò accadesse: “Mi minacciano perché forse chi doveva metterci di più la faccia non ce l’ha messa abbastanza. In un Paese diverso dal nostro chi dovrebbe diventare oggetto di attacchi da parte di chi è contrario ai vaccini dovrebbe essere una figura istituzionale come il ministro della Salute e non l’anello più debole come un medico”.