La sua posizione di supercommissario ha iniziato a scricchiolare con il cambio di governo, ma dall’interno tutti assicurano che non verrà toccato. Al massimo solo ridimensionato. Però dei danni prodotti da Domenico Arcuri si continua a parlare, dai banchi a rotelle al ritardo sui vaccini, passando per le primule e le “strane” commesse di mascherine. Ed è proprio su quest’ultimo aspetto che ci sono delle importanti novità. Nell’ambito dell’inchiesta promossa dalla procura di Roma sulla maxi commessa di mascherine dalla Cina, il Nucleo di polizia valutaria della Guardia di finanza ha effettuato sequestri per 70milioni di euro. Cosa c’è dietro? (Continua a leggere dopo la foto)
L’indagine è quella della procura romana sull’affidamento da 1,25 miliardi fatta dal commissario per l’emergenza Domenico Arcuri a tre consorzi cinesi per l’acquisto di 801 milioni di mascherine. Come spiega Il Giornale, “al centro dell’attenzione da parte degli inquirenti c’è la commessa di 72 milioni dello scorso anno per acquistare oltre 800 milioni di mascherine provenienti dalla Cina durante la prima ondata dell’epidemia. A coordinare l’indagine c’è il procuratore aggiunto Paolo Ielo, che ha indagato Mario Benotti per traffico di influenze illecite. Benotti è presidente del consorzio Optel e di Microproducts It”. (Continua a leggere dopo la foto)
Ti potrebbe interessare anche: L’Europa torna alla carica sulle spiagge italiane: vuole assegnare le concessioni ai fondi
Il presidente Benotti, però, non è al momento l’unico indagato. Con lui ci sono altre persone, tra le quali anche Daniela Rossana Guarnieri, amministratore delegato di Microproducts It. La Stampa scrive che la linea difensiva del presidente vorrebbe “acquisire le dichiarazioni del commissario all’emergenza, Domenico Arcuri, e del responsabile unico dei procedimenti, Antonio Fabbrocini”. Gli avvocati hanno spiegato che al centro dell’incidente probatorio vorrebbero ci fossero “i rapporti di conoscenza consolidata tra il commissario Arcuri e Benotti”. (Continua a leggere dopo la foto)
I legali vorranno soprattutto fare il punto sul “fatto che in epoca di emergenza pandemica fu proprio il Commissario per l’emergenza Covid 19 a chiedere a Benotti di interessarsi, nella qualità di presidente del Consorzio Optel, di ricercare sul mercato una fornitura di mascherine che fosse in grado di fronteggiare il bisogno impellente di tali presidi sanitari in un momento drammatico per il Paese”.
Ti potrebbe interessare anche: L’Europa torna alla carica sulle spiagge italiane: vuole assegnare le concessioni ai fondi