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“Tornino mascherine e Dad”. La richiesta viene da una potente organizzazione e rischia di essere accettata

Pubblicato il 22/09/2022 13:09

In Italia c’è ancora una piccola parte di popolazione quasi angosciata dall’emergenza Covid nonostante questa sia stata dichiarata “finita”. Grazie a Speranza e alla sua orda di televirologi e ipocondriaci, molte persone vivono ancora nel terrore e nella paura. La realtà, però, racconta di reparti Covid vuoti e, soprattutto, di terapie intensive vuote. Con il numero di morti statisticamente irrilevante. Eppure… Il loro lavaggio del cervello ha funzionato talmente bene che qualcuno non riesce a liberarsi. E a farne le spese ora sono soprattutto bambini e ragazzi. Tradotto? La scuola. Infatti si sta verificando un qualcosa di assurdo: la richiesta di ritorno di mascherine e Dad. E perché mai vi chiederete. La storia ha del tragicomico. (Continua a leggere dopo la foto)

Racconta Maddalena Loy su La Verità: “Un insegnante di una scuola di Forlì ha obbligato gli studenti delle sue classi a leggere durante l’estate un libro sui vaccini, sottoponendoli poi a verifica al rientro a scuola. Una tortura nella tortura: i ragazzi sono stati testati sul capitolo apologetico dedicato al «fenomeno Roberto Barioni», «motivato a smascherare i falsi profeti del movimento no vax con semplicità e schiettezza», e per questo «minacciato di morte». […] Non è andata meglio agli studenti delle tante università italiane che ancora impongono l’obbligo di mascherina: Roma, Firenze, Cosenza, Parma e chissà quante altre. Alla Sapienza è obbligatoria anche all’aperto. Poco importa che l’obbligo sia decaduto per legge”. (Continua a leggere dopo la foto)

È dunque evidente che ci sia un intento di preparare il terreno per l’ennesima campagna allarmistica con l’arrivo dell’autunno. Non è un caso che i televirologi, Pregliasco in testa, sono tornati alla carica, parlando di nuove ondate in arrivo. In più, c’è tutto il tema legato ai nuovi vaccini “aggiornati” e e a quelli antinfluenzali a mRNA come per il Covid. Ma si diceva della vittima per eccellenza: la scuola. Sandra Biolo, segretaria Cisl Scuola Veneto, riferisce sempre La Verità, ha dichiarato: “Abbiamo avuto troppa fretta nell’abolire tutte le regole subito, cioè Dad, banchi separati, mascherine, controlli. E questo è il prezzo da pagare”. Quale? Le terapie intensive sono vuote, come emerge dai dati Agenas (occupazione al 2%) e i valori sono in decrescita esponenziale quasi costante dall’ultima settimana di luglio, idem per i ricoveri (5% di occupazione dell’area non critica). (Continua a leggere dopo la foto)

La circolare sui generis sulla scuola diramata dai ministeri di Salute e Istruzione, Iss e Conferenza delle regioni il 5 agosto continua a mietere vittime: “Il protocollo che prevede dieci giorni di mascherina (Ffp2, tra l’altro) per i contatti con un positivo nella classe ha conseguenze surreali, laddove se il positivo non ha sintomi torna a scuola dopo 5 giorni senza Dpi (presumendo che non sia più contagioso), mentre i suoi compagni restano con la Ffp2 per altri 5 giorni. Normale? Nella scuola italiana sì. E continua a essere normale sopprimere la ricreazione e tenere il distanziamento nelle aule e perfino camminando nei corridoi”. E ora la richiesta di qualche sindacato di far tornare mascherine e Dad. Siamo alla follia.

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