Scatola nera obbligatoria sulle auto. In nome della sicurezza, teoricamente. Ma anche tra le proteste degli utenti preoccupati dall’ennesima violazione della privacy in arrivo, promossa ancora una volta dall’Unione Europea e già pronta per essere accolta dall’Italia. Come anticipato dal Sole 24 Ore, infatti, dalla prossima estate scatterà una vera e propria rivoluzione nel mondo delle quattro ruote, con l’entrata in vigore dal 6 luglio del regolamento europeo che introdurrà nuovi requisiti di omologazione. Ecco, nel concreto, cosa cambierà.
Tra le novità, innanzitutto ci sarà l’obbligo di montare degli Adas, ovvero dispositivi di assistenza avanzata alla guida, dei quali già oggi esistono diversi tipi. Non è detto, però, che quelli già acquistati siano sufficienti: servirà infatti un dispositivo in grado di attivare la frenata automatica in caso di rilevamento di un ostacolo e correggere la traiettoria all’occorrenza. Poi sarà anche necessario avere a bordo una scatola nera. Di cosa si tratta?
La scatola nera è un dispositivo elettronico dotato di un localizzatore Gps che, una volta installato a bordo, permette di monitorare il percorso del veicolo. Attraverso alcuni elementi, è in grado di fornire informazioni anche, per esempio, sul modo di guidare del concudente, così da favorire la ricostruzione della dinamica di eventuali incidenti. Come fatto notare da tanti utenti sui social, però, di fatto chi si trova al volante sarà monitorato per tutto il viaggio, ogni giorno, come in un Grande Fratello.
Nonostante manchino ancora diversi mesi, gli umori degli automobilisti italiani sono già nerissimi. Altro problema, non secondario: chi possiede già una scatola nera, quella promossa dalle assicurazioni, dovrà comunque acquistarne un’altra, quella appunto imposta dall’Ue. I due dispositivi, infatti, non coincideranno, salvo interventi normativi successivi, visto che hanno caratteristiche diverse. Con il rischio, tra l’altro, che in caso di incidente forniscano versioni diverse dell’accaduto.
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