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Scoppia il caso traghetti: vacanze a rischio. Sardegna e Sicilia ancora più “isolate”

Pubblicato il 28/07/2022 08:07

La Sardegna e la Sicilia rischiano l’isolamento completo e una perdita enorme di turismo a causa dell’aumento choc dei prezzi dei biglietti dei traghetti. Un aumento anche dell’80% sulle principali tratte da e per le grandi isole italiane. L’estate del 2022, segnata dalla pandemia, dalla guerra e dalla crisi di governo, passerà alla storia anche come quella più cara degli ultimi 50 anni. Come spiega Il Tempo, “non solo prezzi record per il carburante con l’inflazione alle stelle che si mangia tutto lo stipendio, c’è anche la stangata sui costi dei traghetti per le mete più agognate dai vacanzieri italiani”. Dall’ultima indagine di Altroconsumo sui trasporti emerge che c’è una corsa al rialzo che non dà tregua con un aumento esponenziale dei prezzi di auto private, traghetti ed aliscafi ma anche voli aerei. (Continua a leggere dopo la foto)

La mazzata traghetti però, per chi vuole trascorrere le ferie sulle isole, Sardegna in primis, è ‘dolorosa’: “Nell’ultimo report si registra un aumento del 50% rispetto al 2021 quando già c’era stata un crescita del 13% rispetto al 2019, prima dello scoppio della pandemia di Covid. Concedersi una vacanza è diventato un lusso con la nuova ondata di rincari ed aumenti record delle tariffe che si è abbattuta nell’ultimo mese su quasi tutti i segmenti del settore del turismo”. Il presidente di Assarmatori Stefano Messina aveva lanciato l’allarme sul costo del carburante schizzato alle stelle qualche tempo fa: “L’aumento del prezzo del petrolio causerà difficoltà a tutto il settore dei trasporti, compreso quello dei traghetti. Rifornire le navi costa circa il 30% in più: i costi dei biglietti sono in aumento e metteranno a rischio la stagione estiva dei collegamenti con le isole” denunciava. (Continua a leggere dopo la foto)

La verità, però, è che la Sardegna molto più che la Sicilia vive questo dramma già da diversi anni, con denunce da parte dei residenti puntualmente ignorate dai governi centrali. Non solo turismo, per chi vive in Sardegna la questione è grave anche per i rifornimenti commerciali di beni di prima necessità, con prezzi alle stelle anche nei supermercati vista la difficoltà e i costi per far arrivare lì la merce. I sardi dunque sono ancora più isolati, ma a Roma sembrano non curarsene. E il rischio che ora migliaia di italiani e stranieri possano rinunciare alle vacanze per questo aumento dei prezzi darebbe un’ulteriore mazzata a un’economia già in forte crisi. (Continua a leggere dopo la foto)

Porto di Civitavecchia

“Adeguare i noli e le tariffe, e quindi il costo dei biglietti, sarà una scelta obbligata per evitare la sospensione di quei servizi marittimi per le isole, che anche nei mesi più duri della pandemia hanno garantito sia la continuità territoriale, sia il trasporto di passeggeri e merci, inclusi gli approvvigionamenti indispensabili specie per la Sardegna”, dice ancora Messina.

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