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“Una congrega di famiglie!” Santoro disintegra Speranza e il PD (il VIDEO)

Pubblicato il 07/12/2022 13:01

Michele Santoro è sempre più mattatore. Dallo scoppio della guerra in Ucraina è ritornato in pianta stabile in tv per dare la sua visione delle cose e le sue interpretazioni. Di fatto, da uomo di sinistra, è diventato il più critico della sinistra, la vera spina nel fianco di un’ala politica che è sempre più smarrita, in difficoltà e sommersa da conflitti d’interessi e morali da far paura. Uno dei bersagli preferiti di Santoro è proprio il più importante partito di sinistra, il Pd, ora impegnato nell’ennesimo lunghissimo congresso e con la lotta per le primarie. Con l’ufficializzazione della candidatura di Elly Schlein, il Partito democratico si appresta a una resa dei conti interna. A difendere il “metodo” dem ecco che ci pensa Roberto Speranza. Sì, proprio lui, l’ex ministro della Salute che ha varato obbligo vaccinale, Green pass e lockdown, quello – per intenderci – che ha calpestato i diritti di migliaia di lavoratori ancora alle prese con licenziamenti, sospensioni e discriminazioni di ogni sorta. Ebbene, Speranza, quello che da sinistra dovrebbe per primo difendere libertà, diritti e lavoro, è stato l’autore di tutto questo scempio. Ma cosa ha detto per far infuriare ancora di più Santoro? (Continua a leggere dopo la foto)

Ospite di “DiMartedì” nello studio di La7, Speranza afferma che “la politica non è venire in televisione e raccontare le cose punto e basta. Questo congresso è un congresso aperto: chi vuole si candida”. E a replicare, anche lui di fronte a Giovanni Floris, ci pensa Michele Santoro: “Le costituenti si eleggono, ora, una costituente eletta dai circoli di partito non è una costituente. Ci rendiamo conto che stiamo dando alle sardine la funzione di quando non sappiamo che mangiare e apriamo la scatoletta di sardine. Ma dai”. “La costituente è fatta per chiunque vuole partecipare. In altri tempi Enrico Berlinguer – afferma Speranza – disse: ‘entrate e cambiateci'”. (Continua a leggere dopo il video)

“Ma era un grande partito, non una congrega di famiglie com’è il Pd. Ma come fa a paragonare il Pd al PCI di Berlinguer?”, fa notare l’ex volto Rai. “No, questo è un valore – tira dritto il segretario di Articolo Uno-, dobbiamo difenderlo”. “Dovete creare una base riunendoli”, è la stoccata conclusiva con cui Santoro mette la parola fine al lungo dibattito. E chiusa la parentesi Pd il giornalista passa a Giorgia Meloni, zittendo ancora una volta la sinistra: “Scopriamo e che il presidente Meloni doveva essere il terrore dei sette mari per gli oligarchi e le plutocrazie di tutto il mondo, invece come si vede la stanno accorgendo a braccia aperte”.

Qui il video dell’intervento.

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