“La fornitura di armi offensive a Kiev porterebbe a un disastro globale”. Lo speaker della Duma russa Viacheslav Volodin non fa giri di parole e evoca durissime ritorsioni della Russia per il sostegno militare occidentale all’Ucraina, soprattutto se dovesse materializzarsi con l’invio dei tank. È questa infatti la questione caldissima delle ultime ore. Con la Germania e la Francia pronte a rifornire l’Ucraina di carri armati. “Se Washington e i Paesi della Nato inviano armi da impiegare per attaccare città pacifiche o per tentare di occupare le nostre terre, una minaccia che è stata fatta, questo provocherebbe una reazione con l’uso di armi ancora più potenti”, ha avvertito il presidente della Camera bassa russa. Le parole della Russia arrivano dopo l’incontro a Parigi, alla Sorbona, tra Emmanuel Macron e Olaf Scholz, fianco a fianco a celebrare i 60 anni del Trattato dell’Eliseo. I due presidenti, infatti, hanno promesso “tutto il sostegno necessario” a Kiev. Macron, quanto all’invio di armi pesanti, ha detto di “non escludendo”. Riferendosi alla fornitura di carri armati Leclerc a Kiev: “Ho chiesto al ministro della Difesa di lavorarci su”, ma in ogni caso “è qualcosa che si valuta tutti insieme”, ha spiegato. (Continua a leggere dopo la foto)
Il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius ha affermato che una decisione in merito all’invio dei carri armati di fabbricazione tedesca Leopard in Ucraina verrà presa presto. Le notizie provenienti dalla Francia, con Macron e Scholz pronti ad alimentare la guerra, hanno mandato su tutte le furie Putin e ridato vigore a Volodymyr Zelensky, il quale, durante un incontro all’università Taras Shevchenko di Kiev con l’ex premier britannico Boris Johnson, ha detto: “Credo davvero che riusciremo a vincere la guerra nel 2023. La velocità (per finire la guerra) dipende da diverse cose: la forza all’interno dell’Ucraina e all’esterno con l’aiuto dei partner. E non dobbiamo permettere che i processi rallentino all’esterno e all’interno, poiché si prolungherà la guerra”, ha sottolineato Zelensky, escludendo qualsiasi possibilità di vittoria parziale di Kiev. “Non dimenticheremo nulla, non perdoneremo nulla, riconquisteremo sicuramente tutto”. (Continua a leggere dopo la foto)
Macron e Scholz, parlando del sostegno all’Ucraina, hanno ribadito che ci sarà “per tutto il tempo che sarà necessario”. Hanno anche parlato di un sostegno “irriducibile”, mandando su tutte le furie la Russia che ora prepara la controffensiva. Francia e Germania, quindi, tornano ad unirsi, in nome della “difesa della pace europea”, ma anche per rilanciare la “locomotiva” europea a trazione franco-tedesca. “Continueremo a fornire all’Ucraina, fin quando sarà necessario, tutto il sostegno di cui avrà bisogno”, sono state le parole del cancelliere tedesco, il quale ha sottolineato che Parigi e Berlino lo faranno “insieme, come europei, per difendere il loro progetto di pace europea”. (Continua a leggere dopo la foto)
Macron ha poi alzato il tiro, facendo drizzare le antenne di Mosca: “Nulla è escluso”. Ha risposto così al termine del Consiglio dei ministri franco-tedesco, ribadendo un “sostegno irriducibile” da parte dei due Paesi motore dell’Europa al popolo ucraino “in tutti i settori”. Intanto il Cremlino riferisce di aver condotto esercitazioni di difesa aerea nella regione di Mosca. La guerra sta assumendo una piega sempre più pericolosa.
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