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Bollette, la clamorosa sentenza: “Vanno ripristinanti i contratti”. Ecco cosa comporterà

Pubblicato il 29/10/2022 11:10 - Aggiornato il 29/10/2022 11:55

Dalle minacce all’imposizione vera e propria. A nove giorni dall’avvio delle indagini istruttorie, con l’emanazione di un provvedimento che anticipava quanto sarebbe accaduto a breve, l’Antitrust ha scelto la linea dura per mettere a riparo le famiglie italiane dalle modifiche improvvise dei contratti, che finirebbero per far schizzare alle stelle le bollette. “Fate marcia indietro. Quelle modifiche ai contratti su e luce e gas erano illegittime e contrarie al decreto di stop del governo scattato il 10 agosto scorso, ma retroattivo” è il messaggio inviato dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato, che ha deciso di intervenire nuovamente di fronte al perpetrarsi di rischi notevoli per i cittadini a causa del comportamento poco chiaro delle aziende del settore. (Continua a leggere dopo la foto)

L’Antitrust sta cercando di mettere al riparo decine di migliaia di clienti finiti nella morsa di modifiche improvvise dei contratti destinate a portare le bollette alle stelle nonostante i paletti fissati dal decreto Aiuti bis fino ad aprile del 2023. Come spiegatro dal Messaggero, l’intervento dell’Authorithy è scattato per obbligare le quattro società sotto il faro (Iren, Iberbrola, E.On e Dolomiti Energia) a ripristinare i vecchi contratti su luce e gas. (Continua a leggere dopo la foto)

Incassato ciascuna il suo provvedimento cautelare, ora Iberdrola ed E.On dovranno da subito “applicare le originarie condizioni di offerta» a chi «ha sottoscritto nuovi contratti a condizioni peggiorative” e allo stesso tempo “consentire di ritornare alle originarie condizioni» ai clienti che, «a seguito della risoluzione, hanno scelto un nuovo fornitore o sono stati trasferiti al regime di salvaguardia”. (Continua a leggere dopo la foto)

Dolomiti e Iren dovranno invece “sospendere le illegittime comunicazioni di modifica mantenendo fino al 30 aprile il prezzo di fornitura precedente il 10 agosto”. Inoltre nei confronti delle stesse quattro società, è scattato l’obbligo di informare individualmente i consumatori sul cambio di marcia. Poi, entro 5 giorni, dovranno comunicare all’Autorità, le misure adottate.

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