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“No Green pass? Niente esami”. La follia della professoressa: studenti in rivolta

Pubblicato il 30/09/2022 08:09

Il mondo va avanti, ma c’è chi è rimasto al 2020. Forse perché non ha ancora accettato il ritorno alla normalità, forse perché non ha capito il grande reality show montato su da Conte-Speranza e Draghi. Forse perché affezionatosi troppo a Speranza, al Cts, ai televirologi, alla stagione dei non-diritti e della democrazia sospesa. E così capita che ancora oggi, nel settembre del 2022, qualche oltranzista nostalgico eserciti ancora il suo potere chiedendo tamponi e Green pass. Sì, quelle due parole brutte brutte che abbiamo imparato lentamente a dimenticare. Siamo all’Università La Sapienza di Roma, dove si è verificato un fatto abbastanza grave: una professoressa della Facoltà di Lettere e Filosofia avrebbe comunicato ai suoi studenti che per sostenere gli esami nella sua materia era necessario presentarsi muniti di super green pass o in alternativa di tampone molecolare. (Continua a leggere dopo la foto)

Una richiesta – segnala ByoBlu – giustificata da motivazioni personali della professoressa, che nulla avrebbero a che fare con gli studenti. “Così, chi non era munito di tampone molecolare (che ricordiamo ha un costo molto più elevato dei normali tamponi) è stato invitato a lasciare l’aula e non ha potuto sostenere l’esame prenotato. A raccontarci la vicenda è un ragazzo che si è visto allontanare dall’aula perché privo di tamponi: alla sua proposta di fare al volo in farmacia un test rapido, si è sentito dire “no”, perché la professoressa aveva esplicitamente richiesto un molecolare”. (Continua a leggere dopo la foto)

Scrive ancora la testata: “La vicenda risulta abbastanza grave, primo perché l’uso del green pass è decaduto da mesi e di certo non è richiesto per scopi didattici. Secondo perché la richiesta era subordinata a un timore personale dell’insegnante, che non può in alcun modo costituire un ostacolo al diritto allo studio degli studenti, chiedendo peraltro un ulteriore esborso economico, visto che il tampone molecolare sarebbe stato a carico dello studente. Il ragazzo che abbiamo sentito, inoltre, è un fuori sede, ciò significa che per partecipare all’esame ha speso dei soldi in trasporti pubblici che non gli verranno rimborsati”. (Continua a leggere dopo la foto)

ByoBlu ha poi provato a contattare telefonicamente la professoressa Antonella Polimeni, Rettrice della Sapienza, la quale però al momento risultava impegnata e ha consigliato di contattare il suo ufficio stampa. Così hanno fatto e dopo qualche ora hanno confermato che “per nessun corso Sapienza è richiesto green pass o altra certificazione equivalente” e che l’indicazione “è stata tempestivamente ribadita con comunicazione formale dalla Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia”. Tuttavia, a quanto risulta da un ulteriore scambio di mail che i giornalisti hanno potuto visionare, la professoressa avrebbe ribadito la necessità, per i prossimi appelli, di presentarsi con un tampone negativo, anche rapido o di sostenere l’esame in modalità telematica.

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