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L’azienda farmaceutica che sta cambiando una nazione. Scoppia il caso: “Tanti soldi e nessuno scrupolo”

Pubblicato il 30/08/2023 14:48 - Aggiornato il 30/08/2023 15:28

Un prodotto “miracoloso” che permette di dimagrire e modellare il proprio fisico senza troppi sforzi. Baciato da un successo senza precedenti, con numeri impressionati. E finito, però, al centro dell’attenzione per i potenziali rischi sulla salute dei consumatori. Di cosa stiamo parlando? Del clamoroso boom registrato dalla casa farmaceutica danese Novo Nordisk, nota soprattutto per la produzione dei farmaci Ozempic e Wegovy: l’azienda ha una valutazione di quasi 400 miliardi di euro, con valori azionari che continuano a crescere e una fama sempre maggiore. Dati talmente altisonanti da trascinare, di fatto, l’economia del Paese intero. Accompagnati, però, da sospetti e polemiche. (Continua a leggere dopo la foto)
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Come raccontato dal Post, Novo Nordisk è una multinazionale con sede a Bagsværd, vicino a Copenaghen, specializzata nella produzione di farmaci per il trattamento del diabete, dell’emofilia e di altre malattie croniche. Uno dei suoi prodotti, l’Ozempic, è diventato di recente molto gettonato negli Stati Uniti: si tratta di un farmaco nato per combattere il diabete e che causa, però, una rapida perdita di peso. Per questo, alcuni medici hanno iniziato a prescriverlo anche a pazienti desiderosi di dimagrire. (Continua al eggere dopo la foto)

pillola anti-obesità danese

Di recente, l’azienda ha lanciato un nuovo farmaco, il Wegovy, con lo stesso principio attivo dell’Ozempic. Tante celebrità, tra le quali Elon Musk, hanno ammesso di averne fatto uso per controllare il proprio peso, con il giro d’affari cresciuto nel frattempo a dismisura. Anche in Italia, Aifa (l’Agenzia del Farmaco) ha diffuso di recente una nota in cui sottolinea come “l’aumento della domanda di Ozempic ha portato a carenze che si prevede continueranno per tutto il 2023”. (Continua a leggere dopo la foto)

Gli affari dell’azienda, come spiegato dal Post, sono arrivati addirittura a influenzare gli equilibri monetari tra la Danimarca e i paesi dell’Eurozona. Con allarmi già lanciati da parte di alcuni economisti sulla possibilità che il Paese diventi troppo dipendente dal successo di Novo Nordisk. Non sono mancati, ovviamente, anche medici che si sono schierati contro il farmaco, sottolineando i pericoli derivanti dall’abuso di una pillola che ha come effetto collaterale quello di far passare la fame e che sembra spopolare soprattutto tra i giovani.

L’interesse dei pazienti, insomma, messo in secondo piano in nome del guadagno, sfrenato. Con il governo ben contento del volume di affari generato e assai poco preoccupato dal fatto che un farmaco nato per combattere il diabete sia venduto a pazienti per i quali non era originariamente pensato. La conferma di come il business di certi colossi sia ormai irrefrenabile. E di fronte a una tale montagna di denaro, nessuno sembra preoccuparsi delle conseguenze.

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