Documenti segretissimi e classificati come top secret rivelati nelle scorse ore attraverso alcuni canali Telegram e alcuni post su Twitter. Questa la clamorosa indiscrezione del New York Times, secondo il quale i “piani segreti degli Stati Uniti e della Nato” per la guerra in Ucraina sarebbero finiti incredibilmente in rete, a disposizione degli utenti. Nello specifico, da quei file si dedurrebbero le manovre per rafforzare le armate di Kiev in vista dell’offensiva di primavera, quando si tenterà di ribaltare le sorti del conflitto con la Russia. Secondo il quotidiano americano, il Pentagono starebbe già indagando per capire come sia stata possibile tale fuga incontrollata di notizie, sotto forma di grafici e tabelle sulla consegna delle armi al governo di Volodymyr Zelensky e sulla forza di alcuni specifici battaglioni da schierare sul campo di battaglia. (Continua a leggere dopo la foto)
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Secondo il canale Telegram russo Readovka, però, i documenti comparsi in rete potrebbero essere dei falsi fatti circolare appositamente dai servizi segreti americani per confondere Mosca a ridosso dell’inizio della controffensiva ucraina. Tra gli indizi ci sarebbe l’insistere sulla “poca preparazione” dell’esercito di Kiev, un passaggio che sembra preparato ad arte per spingere la Russia a sottovalutare il pericolo. (Continua a leggere dopo la foto)
Sempre secondo il Times, un documento sembra analizzare ne dettaglio la spesa per i sistemi di artiglieria HIMARS. In un altro file, invece, sarebbero descritte dodici brigate ucraine, nove delle quali addestrate da Usa e Nato, specificando il loro equipaggiamento e le date in cui potrebbero essere pronte a combattere contro i russi : sei entro il 31 marzo, altre tre entro fine aprile. (Continua a leggere dopo la foto)
La Casa Bianca, di fronte alla fuga di notizie, ha fatto sapere che si sarebbe subito mossa per eliminare i file dalla rete, specificando però nelle ore successive di non essere ancora riuscita del tutto nell’operazione. In caso si trattasse di notizie veritiere, si tratterebbe della prima falla nell’intelligence Usa dall’inizio della guerra.
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