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Aumentano le pensioni. Il regalo di Natale del governo. A chi spetta l’aumento e come funziona

Pubblicato il 23/12/2022 09:45
Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, vara le nuove pensioni

Il governo ha messo mano anche alle pensioni, cercando di cambiarle e di incrementarle a partire già dall’assegno di gennaio 2023. L’esecutivo di Giorgia Meloni ha deciso l’aumento della pensione minima che sale da 525,38 a 600 euro nel 2023 ma solo per gli over 75. Dal primo gennaio gli assegni saranno rivalutati del 7,3%, proprio in virtù dell’impennata dei prezzi che sta mettendo a dura prova non solo le pensioni, ma anche i redditi fissi. Ma attenzione, non tutti gli assegni aumenteranno del 7,3%. Andiamo a vedere nel dettaglio. A spiegare tutto è Ignazio Stagno su Libero: “La novità principale di cui vi dobbiamo dare conto riguarda il cambio delle rivalutazioni con il terzo pacchetto di emendamenti dell’esecutivo sulla Legge di Bilancio. Nell’ultima stesura del testo infatti la rivalutazione degli assegni fino a 5 volte il minimo sale dall’80 all’85 per cento”. (Continua a leggere dopo la foto)

Ma le novità non finiscono qui. “Per quanto riguarda le pensioni con un importo maggiore, gli scaglioni sono stati modificati di nuovo. Si passa dal 55 per cento al 53 per le prestazioni previdenziali che vanno da 5 a 6 volte il minimo. Un altro cambiamento che va dal 50 per cento al 47 riguarda gli assegni tra 6 e 8 volte il minimo. Poi va ricordato che si passa dal 40 al 37 per cento per le pensioni comprese tra 8 e 10 volte il minimo. Inoltre si passa dal 35 per cento al 32 per gli assegni previdenziali che vanno oltre 10 volte il minimo, stiamo parlando degli assegni che superano la quota di 5000 euro mensili”. (Continua a leggere dopo la foto)

Ma quali sono le tempistiche dei cambiamenti? “Gli adeguamenti non saranno immediati per tutti, una parte dei pensionati riceverà la rivalutazione sull’importo già da gennaio, un’altra parte invece dovrà attender qualche mese. Precisiamo una cosa importante: l’Inps procederà a conguaglio, ergo non andrà perso nulla. Ma ora passiamo alle cifre. Per gli assegni da 2100 euro, si avrà un aumento di circa 153 euro. Per quelli che invece si aggirano introno ai 2626 euro, l’adeguamento porterà 162 euro in più. Proseguendo nei calcoli, l’aumento sarà di 121 euro per gli assegni da 3150 euro, mentre sarà di 144 euro per quelli da 4200 euro. Per quanto riguarda la rivalutazione delle pensioni fino a 5250 euro, si avrà un incremento di 141 euro circa mentre le pensioni oltre i 5000 euro avranno un aumento di 124 euro”. (Continua a leggere dopo la foto)

Il governo Meloni, dunque, per la prima volta dopo 10 anni ha messo il segno più davanti ai coefficienti di trasformazione per quanto riguarda i nuovi assegni previdenziali. Come già Libero aveva ricordato precedentemente, “chi andrà in pensione da gennaio 2023 avrà un assegno più alto rispetto a chi è andato in pensione a gennaio 2022. Una ottima notizia per tutti coloro che si apprestano a lasciare il lavoro nei prossimi mesi. Il cantiere pensioni comunque resta aperto e potrebbe subire nuove modifiche con il rush finale della manovra che nelle prossime ore approderà in Parlamento”.

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