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Paragone cita Montagnier, Gasparri smentisce il Nobel per la medicina: “Dice caz***e”

Pubblicato il 10/09/2021 12:18

Nel marasma più totale che stiamo vivendo, succede anche Maurizio Gasparri – sì, avete letto bene: Maurizio Gasparri – si prenda la briga di smentire un Premio Nobel per la medicina. Il Covid ci ha regalato anche questo. E così, in un momento in cui la scienza avrebbe dovuto essere autorevole e tracciare la strada, la politica ha preso decisioni sentendo solo alcune campane (le solite) e mettendo a tacere quelle scomode. Vale tutto, ormai: anche che Gasparri pretenda di saperne di più di un Nobel come Montagnier. Il triste spettacolo è andato in scena durante la puntata del 9 settembre di “Dritto e rovescio”. In studio il leader di ItalExit Gianluigi Paragone, unica voce fuori dal coro in tutta la politica italiana, cita proprio Montagnier, mandando in escandescenze Gasparri che a quel punto si sente in dovere di smentirlo. Cosa ha detto in tv? (Continua a leggere dopo la foto)

Naturalmente il tema portante della prima puntata di “Dritto e Rovescio” non potevano che essere vaccini e Green pass. Gianluigi Paragone, dunque, riporta testuali le parole di Montagnier: “Confermo, i vaccini non sono sicuri. Hanno effetti ancora sconosciuti. E per quanto riguarda i bambini bisogna abbandonare subito questa idea folle. I bambini non sono vettori di diffusione del virus, ma se venissero vaccinati potrebbero mostrare nel tempo effetti secondari importanti”. A quel punto interviene lo scienziato Gasparri… (Continua a leggere dopo la foto)

Gasparri stoppa Paragone e dice: “Sta dicendo cose non vere”, esordisce, smentendo così l’analisi del premio Nobel. E poi lo ribadisce: “Smentisco Montagnier, non è vero che i bambini non sono vettori del virus. Un mio familiare, ad esempio, ha contratto il Covid dai bambini piccoli che erano positivi e lo avevano contratto a scuola. Bisognerà telefonare a Montagna, non so come si chiama, e spiegarglielo”. (Continua a leggere dopo la foto)

Poi insiste: “Montagnier ha detto una cazzata. Io posso telefonargli e gli racconto cosa ha passato questa persona”. Paragone a quel punto, spiega nuovamente i dati e l’analisi a Gasparri, ma a un certo punto rinuncia perché capisce che è una partita persa in partenza. L’Italia, dunque, da oggi vanta un altro Nobel per la medicina, quello di Maurizio Gasparri. Montaigner se ne faccia una ragione!

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