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“Sono tutti chiacchieroni, solo parole e zero fatti”. Paragone spara a zero: da Salvini a Conte, così smonta le loro promesse

Pubblicato il 20/09/2022 14:32

La campagna elettorale per le elezioni del 25 settembre sta volgendo al termine. E così i leader dei vari partiti sparano gli ultimi botti. Intesi proprio come castronerie. Più si avvicina la data del voto, più aumentano le promesse. A promesse lorsignori sono capaci di mandare avanti una centrale elettrica. Peccato che così non va, e infatti pure sul piano energetico siamo messi male, malissimo. Chi invece resta sul pezzo e smonta le varie favole raccontate da Salvini, Meloni, Letta, Conte e Calenda è Gianluigi Paragone. Con il suo partito, Italexit, ormai dato da tutti gli esperti oltre il 3% e quindi pronto a entrare in Parlamento, Paragone sta attraversando l’Italia in lungo e in largo, raccogliendo sempre più consenso. (Continua a leggere dopo la foto)

Sarà perché i cittadini non ne possono più di queste bollette e si rendono conto del danno che stanno causando all’Italia le sanzioni alla Russia volute dall’Europa; sarà perché si rendono conto che nell’Ue davvero tutti pensano ai fatti loro e basta e quasi sempre a discapito dell’Italia; sarà perché qualche dubbio in più sulla Nato dopo i fatti in Ucraina gli sta venendo; e sarà anche perché non ne possono più di lockdown (il prossimo sarà energetico, dopo l’esperimento di “successo” col Covid), Green pass, obblighi e divieti. Gianluigi Paragone commenta a RadioRadio alcune delle promesse-bugie dei vari competitor. “Ho visto che Salvini è tornato sul grande classico del canone Rai: ‘Aboliremo il canone Rai’. Facciamo così: andiamo a mettere su un motore di ricerca ‘Paragone abolizione canone Rai’. Sapete cosa esce?”. (Continua a leggere dopo la foto)

Attacca Paragone: “Esce fuori quello che io ho fatto e gli altri no. Quando ho presentato il disegno di legge sapete chi si è opposto? Massimiliano Capitanio della Lega in vigilanza Rai, il quale ha detto che non era il momento. Che anche loro erano a favore del superamento del canone Rai, ma non era il momento. Per loro non è mai il momento fintanto che non arrivano in campagna elettorale. Io l’ho messo nero su bianco. La Lega ha spinto per il mio disegno di legge? Certo che no. Del resto la Lega sulle partite non c’è mai. Andiamo a smascherare tutti questi signori…”. (Continua a leggere dopo la foto)

“Signori come Conte – picchia Paragone – l’uomo del popolo. Talmente un uomo del popolo che grazie a lui i Benetton sono più ricchi di prima: uno scandalo. Sapete perché sono più ricchi di prima? Perché Conte, quello che adesso va in giro a dire che è diverso dagli altri, non ha revocato le concessioni autostradali ai Benetton dopo la tragedia del ponte Morandi. Quindi è un chiacchierone lui e sono chiacchieroni tutti”.

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